Giacca nera, t-shirt bianca, capelli candidi rasati (quasi) a zero, sorriso smagliante, Jean-Paul Gaultier è comodamente seduto fra i suoi ospiti chiamati a raccolta nelle sale della Palazzina Appiani, parco Sempione, e resta fino a tarda ora a chiacchierare e godersi lo spettacolo. L'ex casa di Napoleone (rinata grazie al Fai) è la location perfetta per ospitare l'eterno enfant terrible della moda francese (che parla benissimo l'italiano ed è affabile con tutti) e la festa organizzata per lui da Grazia per il lancio del nuovo profumo «Scandal». Così il fatto che uno degli stilisti francesi più famosi al mondo sia lì a farsi fotografare da tutti e non scappi subito dopo cena, pare quasi una cosa normale.
Succede anche questo alla fashion week di Milano, che sta riportando in città il clima che si respirava nei favolosi anni Ottanta. Proprio in questi giorni sono tornati alcuni mitici nomi di quel periodo. Ieri Romeo Gigli era in via Savona per lanciare il suo nuovo marchio, «Eggs Romeo Gigli» (il nome è ispirato alle famose linee a uovo con cui aveva spopolato allora, andando in controtendenza), con una collezione super raffinata di 13 abiti. Alberto Aspesi ha presentato per la prima volta a Milano Moda Donna con dei capi senza stagione che sono un concentrato di milanesità. E che ci riportano ai fasti degli anni Ottanta e Novanta, quando «l'Aspesi» era sinonimo di piumino, e non c'era milanese che non ne avesse almeno uno nell'armadio.
Ma basta una passeggiata per le vie del centro per respirare il clima della Milano da bere. Dalle vetrine della Rinascente, vero e proprio tributo a Versace con i pezzi storici più famosi, fino a quelle di Mario Valentino in via Borgonuovo, allestite come un museo. Qui, fra i pezzi d'archivio del «re della pelle», stilista amatissimo da tutte le donne negli anni Ottanta e Novanta, c'è anche una giacca disegnata per lui da Gianni Versace. E proprio oggi la maison Versace festeggia 40 anni con una sfilata a Palazzo Reale, dove tutti si aspettano di rivedere le grandi top lanciate da Gianni.
In questi giorni la politica torna a interessarsi di moda: ieri Maria Stella Gelmini, elegantissima (e con tanto di tacco 10) era in prima fila da Les Copains: «La moda? È il cuore di Milano, un settore molto trascurato dalla politica, che lo vede come qualcosa di frivolo. In realtà qui c'è il cuore del Made in Italy, ed essere qui è un tributo alla creatività italiana».
Torna anche il grande fotografo milanese Gian Paolo Barbieri, che allora firmava tutte le campagne dei grandi stilisti, e ieri ha inaugurato la sua fondazione in Porta Romana. E poi ci sono le (tante) feste, cene, cocktail. Ieri Buccellati, altra maison di riferimento per i milanesi, ha ospitato un evento dedicato a Peter Lindbergh. Mercoledì sera a Villa Necchi Federico Marchetti, fondatore di Yoox, ha festeggiato 49 anni e i successi dell'amico Luca Guadagnino, fra gli ospiti, John Elkann, Lavinia Borromeo e Maurizio Cattelan.
Mentre le nuove generazioni dei Missoni sedevano al tavolo con il giovane e talentuoso stilista Alessandro Enriquez, che ha offerto una cena molto milanese al Tombon de San Marc. E domani tutti gli occhi saranno puntati su Anna Dello Russo, icona di questi anni, ma dall'animo molto 80.
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