Ritmi cubani al Castello con l'ensemble di re Chucho Valdés

Il grande pianista si esibirà stasera con una inedita formazione di percussioni «batà»

Ritmi cubani al Castello con l'ensemble di re Chucho Valdés

Nonostante le 78 primavere (gli anni li compirà ad ottobre), il pianista-compositore Chuco Valdés, tra le leggende dell'afro-jazz cubano, non ne vuole proprio sapere di ritirarsi.

Al contrario, la sua attività concertistica non sembra conoscere battute d'arresto.

Non ci credete? Valdés, scoperto a metà anni Settanta da Dizzy Gillespie quando era alla testa della celeberrima orchestra Irakere (di cui fu leader fino al 2005), si esibirà per ben due volte a Milano nel breve volgere di pochi mesi. Il prossimo novembre, in coppia con Stefano Bollani, al Teatro Dal Verme, nell'ambito di «JazzMi», per «piano a piano» già definito «un vero esempio di genialità, destrezza e sincerità nell'affrontare la musica senza nessun tipo di limite e distinzione»; e, stasera (dalle 21.30), sul palco dell'Estate Sforzesca, in un evento inserito a pieno titolo nel cartellone della rassegna «Area M».

Il live al Castello Sforzesco sarà incentrato sui brani legati al progetto «Jazz Batá», che ha previsto la pubblicazione di un paio di dischi. La peculiarità del progetto è rappresentata dal fatto che il vincitore di una decina di Grammy, riproponendo una sua idea esplorata quasi mezzo secolo fa, si esibirà potendo contare su una sezione ritmica formata da un trio di percussionisti alle prese con i batà, e cioè i tamburi a doppia membrana e a forma di clessidra utilizzati nelle cerimonie della religione Yuruba, conosciuta anche come «Santeria». L'idea in questione risale 1972, a quando Valdés aveva creato un trio decisamente sperimentale per l'epoca. La formazione, con piano, basso e batá, manifestava un'intuizione radicale: fare jazz sostituendo la batteria con i tamburi rituali. Un'idea seminale, alla quale Valdés torna ora col nuovo Jazz Batá, un quartetto (del quale fa parte anche un bassista) che guarda al futuro riuscendo contemporaneamente a dare un senso compiuto al passato del pianista cubano.

Tanto è vero che l'esperimento è diventato un capolavoro di integrazione tra jazz e ritmi latini che pescano a piene mani dalle radici della musica cubana. Nato in una famiglia di musicisti a Quivicán, nella provincia di Havana, Chucho Valdés si è reso famoso come fondatore di un altro gruppo storico della musica cubana: Irakere.

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