Con 72 anni di ritardo la Cineteca di Milano - la prima ad essere stata fondata tra i cinque enti italiani - viene equiparata ai tre archivi specializzati nella conservazione di materiale cinematografico. A Bologna, Torino e Roma - privilegiati dal ministero (Mibact) per l'erogazione di fondi - si aggiungono ora l'istituto milanese e quello di Gemona, in Friuli, concentrato in preferenza sul cinema delle origini. Ebbene nuova linfa arriva ora tra viale Fulvio Testi e piazza Oberdan per potenziare le attività della più anziana fra le cineteche nazionali.
Giustizia è fatta, insomma, seppur con ritardo e il compiacimento è palpabile. Il direttore Matteo Pavesi parla di un'ingiustizia finalmente cancellata da un titolo di equivalenza largamente meritato. L'ente ha chiesto contributi per una cifra che si avvicina ai 500mila euro, necessari per potenziare l'attività sotto numerosi versanti.
«Abbiamo recentemente acquistato un macchinario per la digitalizzazione delle pellicole dei nostri archivi che verranno ad avere una definizione 5K. Si tratta di un passo in avanti importante perché consentirà di tutelare il materiale storico dal deterioramento. La Cineteca guarda avanti e si propone di mostrare agli studiosi e al pubblico film al passo con i tempi soprattutto dal lato tecnologico». Una direzione che coinvolge la scelta di personale specializzato e competitivo, finora inavvicinabile per la scarsa concorrenzialità dei compensi che la Cineteca era in grado di corrispondere ad adeguate professionalità.
I finanziamenti serviranno poi per avvicinare gli archivi al pubblico, un termine da interpretare sia come studiosi che hanno bisogno di visionare rarità, sia come appassionati che vorranno vedere per la prima volta o rivedere opere irreperibili sul mercato. «Stiamo mettendo a punto una videoteca in grado di soddisfare le esigenze di chi si recherà di persona nei nostri locali e di chi non potrà farlo perché residente altrove. In questo caso sarà possibile prenotare un titolo e vederlo in una sorta di streaming o di collegamento sul proprio computer da casa» annuncia Pavesi che ha in serbo un'altra iniziativa importante in occasione dei festeggiamenti per la ricorrenza leonardesca.
Una sorta di collaborazione con il Cenacolo e Santa Maria delle Grazie. «Attualmente è in cantiere la digitalizzazione delle fotografie che verranno esposte in questa occasione - spiega il direttore - ma soprattutto, grazie ai materiali d'archivio, stiamo costruendo la storia di questo affresco come è testimoniata dal cinema.
Fin dal 1914 esistono pellicole che si sono occupate direttamente del capolavoro di Leonardo e forse non tutti lo sanno. A 500 anni dalla morte del Genio di Vinci un ciclo di questi film e una galleria di immagini impreziosiranno l'excursus storico-artistico».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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