Romantiche coreografie sul ghiaccio all'Arcimboldi

Il grande ritorno dello «Schiaccianoci on ice»

Marta Calcagno Baldini

Sei lingue parlate dalle 44 persone in tutto, tra attori, tecnici e un dottore, che costituiscono la Imperial Ice Stars, compagnia di danza sul ghiaccio fondata nel 2004 da due produttori già nel mondo dello spettacolo, quali Tony Mercer e James Cundall, oltre all'imprenditore Vladislav Olenin. Chi ha già visto «Il Lago dei Cigni on Ice» agli Arcimboldi nel 20015 o «La Bella Addormentata on Ice» nello stesso mese del 2016 sempre della Imperial Ice Stars, sa che non è del tutto azzardato il nome che questa compagnia si è attribuito, e che la danza classica non perde di fascino quando è interpretata sui pattini: la nuova occasione per confermare quest'idea sarà dal 18 al 22 gennaio, ancora agli Arcimboldi, per «Lo Schiaccianoci» di Tchaikosky (il 17 si terrà un'anteprima il cui ricavato sarà devoluto a sostegno delle persone emarginate e senza dimora di cui Fondazione Progetto Arca onlus si occupa quotidianamente). La Imperial Ice Stars è infatti una compagnia formata da atleti-danzatori di alto livello, nonché 26 pattinatori tutti campioni, alcuni olimpici e mondiali, che hanno già girato i cinque continenti e si sono esibiti davanti a quasi quattro milioni di persone. Perché quello ideato da Mercer vuole essere un vero e proprio esperimento artistico per portare la danza su ghiaccio ad un nuovo livello, e per farlo ha avviato una collaborazione con l'allenatrice del team olimpico russo Tatiana Trasova: 9 ore di allenamento al giorno per 6 giorni alla settimana per preparare uno show, e poi 3 ore al giorno di esercizio sempre anche durante il tour. La squadra vive praticamente in simbiosi, si parla di 5 matrimoni e tre bambini nello staff, famiglie che si sono formate nei vari tour. Un impegno e una dedizione che riescono a creare spettacoli di notevole impatto, tra le acrobazie aeree dei ballerini, i costumi sfarzosi di Elena Predvodeteleva e le scenografie curate da Eamon D'Arcy : «La danza su ghiaccio è una forma d'arte che si presta magnificamente a questo racconto- spiega Tony Mercer riferendosi allo Schiaccianoci-. Non solo la storia include alcune romantici «adagi» con prese e salti, ma l'esotico divertissement proveniente da Spagna, Cina, Arabia, Russia ed Egitto permette di inserire nelle coreografie anche acrobazie, voli, fuoco e magia». Siamo a San Pietroburgo, e la piccola Maria con il suo amore riesce a donare la vita al suo adorato schiaccianoci, ricevuto in dono per Natale dal suo padrino.

Nel 2017 prende vita sul ghiaccio la fiaba scritta nel 1816 dall'autore tedesco Eta Hoffman e nel 1847 adattata dallo scrittore francese Alexandre Dumas, da cui il compositore russo Pyotr Ilyich Tchaikovsky e il coreografo Lev Ivanov hanno creato il balletto «lo Schiaccianoci» rappresentato per la prima volta a San Pietroburgo nel 1892 e da allora diventato un classico in tutto il mondo.

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