Un tempismo imperfetto? Pensiamola così, perchè la gaffe del sindaco che ieri pomeriggio ha pubblicato un messaggio su Instagram da Roma, annunciando di avere appena accompagnato il sindacalista ivoriano Aboubakar Soumahoro, che si batte per i diritti dei braccianti immigrati, dal ministro dell'Interno Luciano Lamorgese prima ancora di esprimersi sulla città che da ore era alle prese con auto e cantine allagate, gli è costata una valanga di polemiche. «Aboubakar si batte per i cosiddetti invisibili e io sono con lui, per quanto posso. L'emergenza sanitaria riguarda anche loro e bisogna agire con tempestività. Pensatela come volete, ma qui si parla di uomini e donne spesso abbandonati a se stessi» ha scritto Beppe Sala sui social. E i commenti dei milanesi infuriati, sotto il messaggio dalla capitale, sono feroci: «Adesso vada a farsi un giro pure in zona Seveso, molto più importante la gente che si ritrova con l'acqua in casa», «speriamo finisca presto il suo mandato», «anche noi per lei siamo invisibili», «è un bel gesto per carità. Ma qual è il suo titolo per farlo? Da sindaco oggi avrebbe fatto meglio ad andare nei quartieri perennemente allagati della città piuttosto che andare a Roma a parlare di problemi che non riguardano il suo lavoro oggi». La pancia della gente comune. A cui si aggiungono, ca va sans dire, le critiche del centrodestra. «Milano affonda ma Sala va a Roma a difendere i diritti degli immigrati. Le nostre priorità sono molto diverse, al primo posto milanesi, decoro e sicurezza della città» affonda l'eurodeputato Fdi Carlo Fidanza. «Città ancora sott'acqua, più danni delle ultime volte, soliti blackout dovuti a cabine A2A sott'acqua e il sindaco si scomoda per la foto opportunity buonista con Somahoro. Per avere un sindaco che fa il sindaco Milano dovrà aspettare il 2021» attacca il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale. E per la consigliera leghista Silvia Sardone «è chiaro che non abbia più voglia di fare il sindaco e voglia accreditarsi negli ambienti romani». Gaffe sui tempi o «ravvedimento operoso», un'ora (e molte polemiche) dopo, Sala pubblica anche un messaggio sull'esondazione del Seveso: «Dopo anni di stallo questa settimana sono partiti i lavori per la vasca di Bresso. Opera che si conferma, oggi più che mai, fondamentale per risolvere la decennale questione Seveso».
E critiche sulla gestione dell'emergenza da parte del Comune arriva anche da un consigliere Pd del Municipio 9, Stefano Indovino, che su Facebook prima si sfoga («dopo 3 ore passate nell'acqua, piedi bagnati, jeans da buttare, la corrente oggi era davvero forte») e poi ammette ritardi negli interventi. «Questa volta - dice- Mm e Polizia locale non sono intervenuti tempestivamente. Lavoreremo perché non accada più. Con allerta arancione non bisogna aspettare per muoversi la prima soglia di allerta.
Sul piano di emergenza non si possono fare passi indietro». E il capogruppo della Lega Alessandro Morelli presenta una mozione per «sollecitare un piano straordinario per la manutenzione delle strade, buche e scarichi pluviali che non vengono puliti».
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