Sciare, scalare, pedalare La montagna è un «film» e Milano fa l'apripista

Presentato al Cai il 66mo Festival di Trento. L'anteprima in città con la storia di Moser

Sciare, scalare, pedalare La montagna è un «film» e Milano fa l'apripista

C'è un tempo per camminare, un tempo per scalare, un tempo per arrampicare, uno per viaggiare in bicicletta e uno per volare. C'è un tempo per dare scacco al tempo, una definizione non a caso, e un tempo da prendersi per vivere in pieno 10 giorni di eventi culturali e di emozione al Film Festival della Montagna di Trento 2018, presentato martedì mattina a Milano, presso la sede centrale del Club Alpino Italiano, in programma nel capoluogo trentino dal 26 aprile al 6 maggio prossimi.

C'è un tempo della montagna che vuole essere più che mai slow e un tempo per ricordare come ieri (era il 1984) altre sfide contro il tempo, come un «fuoripista» del programma ricchissimo: 150 eventi e 130 film in cartellone tra anteprime italiane e internazionali, con uno spazio importante nella sezione proiezioni speciali dedicato al grande campione trentino, Francesco Moser, autore di quel record memorabile (51,151 record dell'ora) a cui è dedicata una delle serate clou del Tff2018, il 2 maggio alle ore 21 (Supercinema Vittoria di Trento), con la visione in anteprima assoluta del film doc «Moser: Scacco al tempo» di Nello Correale. Si tratta del primo documentario sul corridore italiano più vittorioso di sempre, un'avventura umana che documenta il legame profondo del campione con la sua terra, con le sue montagne. Un legame profondo con le montagne del Trento Film Festival, da vivere lentamente e con lunghe emozioni in sala, quello di un programma-evento da fare invidia al mondo. 10 giorni per un'edizione della rassegna cinematografica che ha raggiunto il record di 710 film iscritti (di cui 149 selezionati) e 25 in concorso. Un appuntamento che lo scorso anno ha fatto staccare 20mila biglietti per film, talk, rassegne e libri.

Toccando con mano vette esplorate e non, imprese d'altri tempi e non, il Film Festival della Montagna di Trento propone i protagonisti di un mondo che affascina e conquista Milano da sempre. Tanto che il programma, ogni anno, e siamo alla 66ma edizione, viene presentato nel capoluogo lombardo, al Cai di via Petrella, piccolo mondo antico rimasto uguale a se stesso, il Club Alpino Italiano è fondatore della rassegna con il Comune di Trento e sa accettare da sempre la sfida di una presentazione thriller. Così a Milano viene svelato il dossier di oltre 20 pagine fitte di impegni e proiezioni, di incontri con grandi personaggi e con una cultura, quella della montagna, che da sempre muove il cuore di moltissimi milanesi e porta su in vetta. Una Milano attenta al mondo della montagna in tutte le sue sfumature. In programma 150 appuntamenti che vedono fra gli ospiti la guida nepalese Pasang Lhamu Sherpa Akita e la free climber iraniana Nasim Eshqi, star dell'alpinismo come Tommy Caldwell, Reinhold Messner, Hansjoerg Auer, Hervé Barmasse, Manolo, Adam Ondra, Nicola Tondini, Denis Urubko, Emilio Previtali e Alex Txikon, l'attore e regista Rocco Papaleo, gli scrittori Paolo Rumiz, Paolo Cognetti e Marco Albino Ferrari e il campione di ciclismo Francesco Moser. A lui, al suo film doc «Moser: scacco al tempo» viene dedicata eccezionalmente a Milano anche una proiezione in anteprima per la stampa, fissata mercoledì 18 aprile, al Cinemimo di via Seneca (ingresso ad inviti) dove è prevista la partecipazione del campione trentino. Il Film Festival della Montagna è anche l'occasione editoriale dell'anno per il Club Alpino Italiano che raccoglie le forze del suo potere editoriale e si presenta al Tff con un programma di presentazione del libro per ragazzi «Cento Passi per volare» di Giuseppe Festa con gli alunni delle scuole, uno spettacolo poetico su «La montagna vivente» di Nan Shepherd (in libreria dal 26 aprile) e un convegno sull'editoria CAI e sulla diffusione di una controcultura rispetto a un consumo della montagna che ne banalizza le peculiarità naturali e antropiche.

Tre appuntamenti, tra presentazioni per ragazzi, spettacoli poetici e convegni, dedicati alle nuove linee editoriali che il Club alpino italiano ha lanciato dal 2016 per divulgare la cultura della montagna a fasce sempre più ampie di pubblico.

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