Scopre che il figlio ha rubato e lo porta di peso in questura

La donna si è accorta che il ragazzino, 17 anni, nascondeva 5mila euro sotto il cuscino. A forza l'ha trascinato dagli agenti

Scopre che il figlio ha rubato e lo porta di peso in questura

Si è presentata in questura raccontando di aver trovato poco prima 3mila400 euro in contanti sotto il cuscino della camera da letto del figlio 17enne con il quale vive alla Barona. Così, alle 4.30 di sabato mattina, ha tirato il suo «pupone» giù dal materasso e l'ha portato quasi di forza in via Fatebenefratelli 11 per un faccia a faccia con la polizia, all'Ufficio prevenzione generale. Dove lo hanno convinto a raccontare dove e come aveva rimediato quel malloppo.

Protagonista della singolare vicenda una madre «coraggio» di origini egiziane. Il figlio ha spiegato ai poliziotti di aver conservato quel denaro per conto di un amico spacciatore, un altro egiziano 18enne. Tuttavia, quando i poliziotti si sono presentati a casa del fatidico pusher trovandovi altri 5mila euro e pensando di poter passare alle manette, il diciottenne si è difeso, spiegando di non avere nulla a che fare con la vendita degli stupefacenti. E raccontando la sua verità, quella autentica. Quel denaro, ha spiegato il ragazzo alla polizia, era frutto di un furto messo a segno dal 17enne e da una sua amica italiana di 14 anni.

I due, venerdì pomeriggio, avevano infatti rubato nell'appartamento dove abita una loro giovanissima amica. E ci erano riusciti perché la ragazzina, in maniera sventata, aveva raccontato che in casa sua circola parecchio denaro contante. Gli «amici», fatto tesoro della notizia, venerdì mattina le avevano così rubato le chiavi di casa. Quindi avevano chiamato al telefono sua madre. «Sua figlia ha avuto un incidente signora - avevano gridato i bugiardi al telefono -, deve correre qui al pronto soccorso, è grave!». Sconvolta e in preda allo spavento la poveretta, che si muove a fatica con le stampelle per una vistosa invalidità, naturalmente era uscita subito, seppur faticosamente, da casa per prendere un taxi e precipitarsi a quello che doveva essere il capezzale della figlia.

A quel punto l'egiziano e l'amica sono entrati nell'appartamento, in zona Ripamonti, impossessandosi di circa 20mila euro e poi prendendone metà ciascuno. Entrambi, però, impacciati con tutti quei soldi, non sapevano dove custodirli. E mentre il ragazzino ha affidato circa 5mila euro al connazionale 18enne (per tornarsene a casa con i 3mila400 euro che infilerà sotto il cuscino) la 14enne italiana ha chiesto ospitalità per la notte alla madre di un'amica, presentandosi con più di 7mila euro. Dopo qualche ora, però, un pregiudicato 37enne, zio di un'altra compagna di classe, venuto a sapere della somma rubata, si è presentato alla porta della donna che ospita la giovane ladra, minacciandola e facendosi consegnare l'intera somma.

Dopo aver ricostruito la vicenda, la polizia si è recata a casa dell'uomo, trovandovi

il denaro e arrestandolo per rapina e resistenza a pubblico ufficiale. I due ragazzini autori del furto, invece, sono stati indagati a piede libero per furto, mentre il 18enne è accusato di ricettazione.

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