Scuola, mancano ancora 132 presidi

Erano stati autorizzati dal ministero 123 posti per coprire le scuole lombarde senza presidi titolari, ma solo 61 (meno della metà) sono state le nomine. Per quanto riguarda in particolare la scuola milanese, questi i nuovi titolari: al liceo classico Beccaria va Maria Concetta Guerrera, ex insegnante della stessa scuola, al liceo classico Berchet Alessandro Gullo, un ex insegnate di educazione fisica, all’Itsos Giacomo Merlo, all’istituto comprensivo Agazzi Aldo Avidano e al Barozzi Lucio Benaglia, alle elementari Nolli Arcuati Silvana Suaria, alla Ferranti Aproti Annamaria Taddei.
Alla fine, dunque tutti i vincitori di concorso (sia l’ordinario che il riservato) hanno trovato posto. E non sono bastati. Si calcola infatti che siano ancora 132 le scuole lombarde tuttora senza preside di cui 47 a Milano e provincia. Come si provvederà a sanare questa carenza di presidi?
Innanzitutto si aspetta che vengano al Nord persone che hanno vinto un concorso i altre regioni e non hanno trovato una sede libera vicino a casa. «Evidentemente – osserva con una punta di malizia Rita Frigerio, responsabile della Cisl scuola – al Sud è più facile essere promossi. Da noi c’erano pochi candidati alla presidenza perché c’è stata una selezione durissima». Come avviene per gli insegnanti, dunque, le nostre scuole devono importare anche i presidi. Con tutte gli inconvenienti che ne derivano. Gente estranea alla nostra realtà, forzatamente trapiantata pronti alla prima occasione a chiedere il trasferimento per tornare in famiglia. Un meccanismo insomma che da sempre sta alla base del fenomeno del precariato delle nostre scuole. Ma nemmeno da questa operazione si copriranno tutte le sedi vacanti.
Allora si farà ricorso ai cosiddetti incarichi di presidenza a cui possono aspirare coloro che già sono in servizio con questo incarico. Comunque un ripiego, che potrebbe vedere nuovamente in campo persone non ritenute idonee a questo incarico tanto da essere bocciate ai recenti concorsi.

Poi ci saranno un’ottantina di scuole che verranno affidate a un dirigente scolastico reggente, qualcuno, cioè, che già è titolare in una scuola e che dovrà dirigerne contemporaneamente un’altra. Alla fine, i danni saranno ridotti. Bene o male, comunque al primo di settembre tutte le scuole avranno un preside e quando i ragazzi torneranno dietro i banchi sarà tutto a posto.

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