Paradosso dei paradossi, non ci sono abbastanza spazi per ospitare i bambini nelle scuole della città, tanto che si rischia di non poter garantire a tutti i piccoli milanesi socialità e un sistema educativo cui avrebbero pieno diritto, e la giunta mette all'asta scuole funzionanti fino a poco tempo fa per valorizzare il proprio patrimonio. Il primo caso kafkiano è ll'ex liceo Omero, in via Volga 4 (municipio 9 ) per il quale, attraverso una delibera, è stato approvato il progetto relativo alla«bonifica e alla demolizione» dell'edificio. Lo stabile è attualmente occupato dal collettivo Rimake, che dal 2018 svolge la propria attività all'interno dell'ex scuola del Comune. Secondo il presidente del Municipio Giuseppe Lardieri (FI), «è un peccato si sia arrivati alla demolizione e che per due anni, invece di riqualificare la scuola, si sia lasciato l'edificio in mano agli abusivi. Avevamo presentato diversi progetti per riqualificare lo stabile, dalla sistemazione di alloggi alla creazione di laboratori per la formazione professionale. Ma il Comune non ha voluto investire».
«Sappiamo bene come la pensa il sindaco sui centri sociali - attacca Deborah Giovanati, assessore all'educazione del municipio 9 - non vorremmo che ci fosse una certa concatenazione di eventi....Su quello stabile abbiamo chiesto per anni di aprire un dialogo per studiare un possibile altro utilizzo. È uno spazio enorme, con tanto di biblioteca e un grande giardino che potrebbe ospitare prefabbricati per creare aule aggiuntive. Stesso discorso per la media di via Scialoia e per quella di via de Calboli 1 a Niguarda».
Sorte identica per l'ex scuola di via Zama, su cui il Comune con una determina dirigenziale ha approvato il bando per l'alienazione mediante asta pubblica. L'edificio è un'ex scuola di proprietà del Comune che è stata al centro di polemiche nel corso degli anni per il suo stato di abbandono, per le occupazioni abusive di senza dimora e i continui blitz delle forze dell'ordine. L'asta avrà luogo il 9 ottobre. «È dai tempi di Pisapia - ricorda la consigliera della Lega Silvia Sardone - che si parla di riqualificare l'immobile, ma ancora oggi si trova occupato da decine di clandestini e spacciatori. Chiediamo per questo lo sgombero immediato e la messa in sicurezza dell'edificio».
L'asilo di Chiaravalle rappresenta il culmine dei paradossi: «Questo inverno le preiscrizioni per il 2021 erano di soli 3 bambini, l'assessore all'educazione Laura Galimberti l'ha chiuso. A fronte di numeri così bassi la scelta era comprensibile, ma non lo è più ora. Il borgo di Chiaravalle ha bisogno di servizi, quella scuola avrebbe dovuto essere utilizzata per fornirne, ma è passata sotto il demanio.
Abbiamo chiesto - spiega Silvia Soresina, assessore all'Educazione del Municipio 5 - che si affrontasse l'argomento, invano. Il piano terra è in perfette condizioni, almeno una trentina di bambini potrebbero essere accolti a settembre a fronte dei 3mila rimasti senza posto».
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