Stenta a vedere la luce uno dei più interessanti progetti annunciati dal Comune per valorizzare i tram: quello di assegnare al mezzo pubblico la precedenza semaforica che permetterà ai convogli di trovare sempre il verde sul proprio percorso; gli stop saranno limitati alle sole fermate, e la corsa filerà via più liscia, senza singhiozzi, e soprattutto più veloce, senza inutili attese. Le previsioni fin qui pronunciate parlano di un miglioramento dei tempi di percorrenza tra il 20 e il 50%. Sfogliando gli archivi, le prima tracce del progetto risalgono al 2014: in sei anni però non si sono registrati risultati visibili, mentre la valorizzazione del mezzo pubblico è del tutto coerente con le politiche sul traffico messe in atto in questi anni. Il principale attore, al quale spettano le decisioni, è il Comune, che si avvale di altri due soggetti interessati al piano, Atm, che gestisce i trasporti pubblici e le relative infrastrutture, e A2A, alla quale fa capo la rete dei semafori. Dall'assessorato alla mobilità, di cui è titolare Marco Granelli, si assicura che «i lavori stanno andando avanti» ma, a differenza del passato, non viene fornito alcun obbiettivo temporale: non si sa cioè quando le innovazioni entreranno in funzione, cosa che lascia intuire come il progetto non sia una priorità. Atm sta lavorando soprattutto alla riqualificazione di alcune decine di fermate, molte delle quali interessate alle tecnologie informatiche al servizio di precedenza, che vengono predisposte per le giuste velocità; ma ulteriori dettagli è impossibile averne. I lavori riguardano, in particolare, le linee 2, 12, 24 e 27, le prime sulle quali dovrebbe esordire il tram «intelligente».
Il progetto, per il quale è previsto un investimento di nove milioni di euro, renderà possibile un'onda verde, grazie a sensori elettronici posti sulla linea aerea di contatto che comunicheranno all'impianto semaforico l'arrivo del mezzo, garantendo a quest'ultimo la precedenza rispetto al traffico automobilistico. Il dialogo tram-semaforo avviene in automatico attraverso l'infrastruttura, non attraverso il mezzo: questo significa che una volta rese «intelligenti» le linee, ne beneficeranno, sui tratti in comune, tutti i tram, vecchi e nuovi. Non si tratta di una novità: già nel 1989 l'asservimento fu previsto nel tram di Strasburgo, inaugurato nel 1994: fu uno dei primi al mondo ad esserne dotato. Da allora le principali città servite dai tram hanno sposato questo accorgimento, razionalizzando il trasporto pubblico. A Milano esiste, in realtà, un antesignano: il tram 179 che collega, con poche corse al giorno, Milano e Limbiate; utilizza da tempo imprecisato vecchie tecnologie elettromeccaniche che dialogano con i semafori, ma l'efficienza del suo sistema non è stata sufficiente a fare scuola per le altre 17 linee urbane.
Dell'argomento, in questi anni, si è parlato spesso sulle pagine dei giornali. Le prime tracce si trovano nel 2014, quando il Comune approvò una delibera relativa alla preferenza semaforica per tram e autobus. Allora si riferì di test già effettuati, annunciando il via al progetto nel novembre 2015, a Expo conclusa. Nel 2015 l'allora assessore Pierfrancesco Maran rassicurava: «Il sistema c'è già, il software è pronto; due linee dopo Expo, per arrivare in breve a dieci. Stimiamo un risparmio di tempo di almeno il 20%». Ma nel 2018, tre anni dopo, tutto era ancora in alto mare; si annunciavano per l'estate i cantieri per lo spostamento di alcune fermate delle nove linee interessate troppo vicine ai semafori; lavori che avrebbero dovuto concludersi entro l'anno. L'assessore alla mobilità, Marco Granelli, annunciava: «Gli interventi tecnologici sono stati completati nel 2017». Nel 2019 era previsto che i cantieri per l'adeguamento delle fermate si sarebbero chiusi entro l'anno. Poi, nulla: i lavori oggi continuano, senza una scadenza dichiarata.
Ricordiamo
che le linee di tram a Milano sono 17, e le più frequentate portano i numeri 9, 14, 15 e 24. I passeggeri che utilizzano i mezzi pubblici urbani sono 2,5 milioni al giorno, dei quali 1,3 milioni viaggia in metropolitana.
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