Arriva da Sesto San Giovanni (Milano), la notizia dell'ennesimo caso di violenta aggressione nei confronti dei rappresentati delle forze dell'ordine locali, impegnati nello svolgimento delle proprie funzioni. Stavolta il responsabile è un cittadino italiano con precedenti che, infastidito per un controllo effettuato nei suoi confronti dagli uomini in divisa, ha opposto resistenza, minacciandoli e scagliandosi come una furia contro di loro.
L'episodio, secondo quanto riferito da “Prima la martesana”, si è verificato durante la giornata dello scorso giovedì 2 aprile, in un'abitazione sita in viale Edison. Tutto, stando alla ricostruzione fornita dagli inquirenti, ha avuto inizio da una richiesta di intervento inoltrata al numero unico per le emergenze. Alcuni residenti, infatti, segnalavano una furiosa lite in corso all'interno di un appartamento. A rispondere alla chiamata, gli agenti della squadra volanti del commissariato locale, che hanno raggiunto il luogo segnalato.
Dopo essersi fatti aprire, sono entrati nell'abitazione, dove hanno trovato un uomo ed una donna ancora alterati dopo il violento litigio. A destare maggiormente la preoccupazione degli agenti, il fatto che il primo risultasse in evidente stato di ebbrezza. Malgrado l'invito a recarsi in ospedale per degli accertamenti, la coppia ha preferito restare a casa, così i poliziotti hanno provveduto ad espletare tutte le pratiche del caso. Poco dopo, tuttavia, la situazione è rapidamente degenerata.
Venuti a conoscenza del fatto che all'interno dell'appartamento vi era anche una terza persona, gli agenti hanno provveduto a raggiungerla per identificarla. Trovato addormentato in una delle camere da letto e subito svegliato, un giovane di 26 anni ha reagito male alla presenza degli uomini del commissariato, mostrandosi poco collaborativo. Dal momento che era stato sorpreso in un'abitazione dove non risultava domiciliato, i poliziotti gli hanno chiesto delle spiegazioni, cercando di capire perché si trovasse lì nonostante le restrizioni emanate dal governo per contrastare il diffondersi del Coronavirus. Sempre più nervoso, il soggetto si è rifiutato di rispondere alle domande e di fornire le proprie generalità, fino a perdere completamente il controllo.
Deciso ad evitare le verifiche nei suoi confronti, si è scagliato contro gli agenti, prendendoli a calci ed a pugni. Durante la colluttazione che si è generata, uno dei poliziotti è rovinato a terra, riportando una lesione alla spalla destra. Bloccato ed accompagnato all'esterno dell'edificio, il giovane ha proseguito con le sue intemperanze, arrivando a prendere a calci la volante di servizio mentre veniva caricato al suo interno. Aggrediti anche alcuni militari dell'Esercito, accorsi in aiuto dei poliziotti. “Se non vi uccide il Covid ci penso io”, avrebbe urlato il giovane contro di loro, prima di essere portato via.
Tradotto negli uffici del commissariato di Sesto San Giovanni per le pratiche di identificazione ed incriminazione, è risultato essere un pregiudicato di 26 anni. Accusato di resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, oltre che di danneggiamento aggravato, è stato dichiarato in arresto. Nei suoi confronti anche una denuncia per non aver rispettato le norme anti-contagio.
Durante il giudizio direttissimo, il giudice del tribunale di Monza ha convalidato il fermo e disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Sesto San Giovanni, in attesa del processo. In seguito all'aggressione, uno dei poliziotti ha avuto necessità di ricorrere alle cure del pronto soccorso.
Rimasto ferito durante lo scontro avvenuto nell'appartamento, ha ricevuto una iniziale prognosi di 10 giorni che potrebbe ulteriormente estendersi, dato che i medici sospettano che abbia riportato una frattura della clavicola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.