Una notte di ordinaria follia. Siamo a Milano, zona San Siro. Una delle più difficili per chi è costretto ogni sera a fare i conti con le occupazion abusive degli appartamenti (soprattutto popolari) sfitti. Un racket ormai capillare, come raccontato dal Giornale. E che anche questa volta vede come protagonisti i rom.
"Erano passate da poco le 23 quando, dal mio balcone, ho visto tre donne rom in un angolo del cortile. E ho capito che sarebbe stata una notte senza pace", racconta al Giorno l'uomo che ha sventato con la sua segnalazione l'occupazione abusiva. Il modus operandi è stato lo stesso, ormai rodato. Prima un gruppo di quattro uomini incappucciati ha forzato il portoncino del palazzo, poi si sono piazzati sul pianerottolo e con piccone e piede di porco hanno distrutto la lastra di protezione che dovrebbe preservare l'integrità del portone d'ingresso degli appartamenti sfitti. "Sul pianerottolo si affacciano quattro alloggi e il mio è l’unico abitato - racconta il cittadino al Giorno -. Ho riconosciuto una persona, un egiziano, che già altre volte aveva sfondato le porte di alloggi per poi venderli illecitamente. Lo avevo visto anche due sere prima, evidentemente per un sopralluogo. Sembravano animali, tanta era la brutalità con la quale cercavano di spaccare la lastra: uno faceva leva col piede di porco, un altro spaccava il muro. Un rumore tremendo. Non appena sono riusciti a creare un’apertura sono scappati, dando il via libera a tre donne rom: una incinta, un’altra con un bimbo".
L'intervento degli ispettori dell'Aler arriva solo alle 2.15 di notte. L'arrivo della polizia permette poi di liberare l'alloggio.
Alessandro De Chirico (vicecapogruppo di Forza Italia), spiega che "la trattativa dura poco. Una delle donne è una vecchia conoscenza: gli uomini del racket la utilizzano di continuo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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