Taccani, compositore dai suoni moderni che usa tutti gli "effetti" della tavolozza

Al Teatro Elfo Puccini Boccadoro & C. eseguono otto brani del musicista

Taccani, compositore dai suoni moderni che usa tutti gli "effetti" della tavolozza

Musica maestri, oggi è il giorno dei Sentieri selvaggi. Per il secondo appuntamento della nuova stagione quest'anno titolata «Dna», l'ensemble fondato dal compositore Carlo Boccadoro a partire dalle ore 21 - presso il Teatro Elfo Puccini di Milano - ripercorre le tappe della sua amicizia con il musicista Giorgio Colombo Taccani.

L'autore, allievo del maestro Azio Corghi, Franco Donatoni e di uno dei giganti del Novecento europeo, ovvero György Ligeti, è al centro del primo «ritratto d'autore» del calendario 2019, cui seguirà il concerto monografico dedicato a George Crumb (il prossimo 15 aprile). Ieri, va ricordato, alle ore 17, presso il Museo del Novecento, Boccadoro ha dialogato con lo stesso Colombo Taccani per l'incontro di presentazione del concerto.

I brani per sei strumenti, che l'autore sotto i riflettori ha composto nel tempo per un ensemble che definisce «valoroso e temerario», stasera si alternano a brani solistici e cameristici. Qualche esempio. «Winds», breve cartolina musicale scritta in occasione dei vent'anni di Sentieri selvaggi nel 2016, anticipa le gestualità dei tre lavori per sestetto della seconda parte del concerto, ciascuna ispirata da un diverso brano degli inglesi Genesis: l'esuberante «Watcher» (2012/13), il più esile e complementare «Crawler» (2014) e «Winkler» (2016), agitato finale del trittico. E ancora.

A Piercarlo Sacco e ad Andrea Rebaudengo sono affidati i due lavori solistici: «Piazzaforte per violino solo» (2013), scritto in occasione del quarantennale della strage di Piazza della Loggia a Brescia, e «In controluce» per pianoforte (2013), costruita sull'ultimo accordo della «Suite op. 14» di Bartók. Completano il programma «Ocra Rossa» (2014) e «Croce di Ghiaccio» (2010/2016), nella seconda versione incisa da Sentieri selvaggi per Deutsche Gramophone nel 2017 («Le sette stelle»).

La stagione prosegue a marzo con due concerti dedicati alla formazione pianoforte, violino e clarinetto (tre per cinque, 18 marzo), e alle sonorità degli strumenti a fiato («Musica del vento», in calendario il 25 marzo).

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