Tamponi ai turisti: aeroporti in allerta

Da metà settimana via ai test a Malpensa e Linate per chi rientra da Paesi a rischio

Tamponi ai turisti: aeroporti in allerta

I numeri della diffusione del Coronavirus sembrano sotto controllo, ma a Milano e in Lombardia c'è preoccupazione per il rientro dei vacanzieri dall'estero, che in molti casi sono risultati positivi al Covid-19, e anche per la ripresa delle normali attività dopo le ferie quando la città tornerà a popolarsi. L'appuntamento chiave sarà la riapertura delle scuole, il 7 e 14 settembre. Intanto è arrivato il giro di vite del governo sulle discoteche: chiuse ovunque da oggi, senza eccezioni.

Ieri i nuovi casi registrati sono stati 61, parecchio sotto i 94 contati il giorno di Ferragosto. Ma, complici il fine settimana e la festività del 15, i tamponi effettuati sono stati molti meno. Ieri 4.882 contro i 7.464 di due giorni fa. I ricoverati in terapia intensiva sono aumentati di una unità, arrivando a 13, quelli in altri reparti diminuiscono di due e il totale ora è 147. Ci sono stati tre decessi. La provincia di Milano ha registrato 25 nuovi contagi, di cui 15 in città. Rimane il nodo dei tamponi da effettuare in aeroporto sui lombardi che tornano da Spagna, Croazia, Grecia e Malta. Il ministero della Salute ha disposto l'obbligo dei test al momento del rientro a partire dal 13 agosto, ma negli scali lombardi finora non sono stati predisposti (si fanno ad esempio in Veneto e a Fiumicino). Ieri si è saputo che la direzione generale del Welfare in Regione sta lavorando, in coordinamento con il ministero e con la Sea, per allestire vicino a Linate e Malpensa alcune postazioni per gli screening. Le strutture, che coinvolgeranno gli ospedali vicini, dovrebbero essere operative dalla metà della settimana. Un presidio a livello aeroportuale - sottolinea l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera - garantirebbe una notevole semplificazione nelle procedure di autosegnalazione e realizzazione dei test per i passeggeri in arrivo, in considerazione del fatto che i prossimi dieci giorni saranno caratterizzati da un notevole flusso di rientri».

Chi atterra a Orio al Serio invece può già recarsi al vicino ospedale di Seriate e richiedere il tampone senza prenotazione. Per ora per chi sbarca a Linate e Malpensa vale quanto riportato nell'ordinanza numero 597 del 15 agosto. Niente obbligo di quarantena, ma segnalazione all'Ats per sottoporsi al tampone antro 48 ore. In pochi giorni sono arrivate più di 5mila richieste per lo screening e, chiarisce il Pirellone, l'esecuzione è già partita. Per smaltire la lista d'attesa l'idea è anche di utilizzare le postazioni «drive-in» di alcuni ospedali.

Attenzione massima sui luoghi di aggregazione, come piscine e discoteche. La stretta principale è arrivata ieri su queste ultime, dopo il vertice urgente fra governo e Regioni. Da oggi «sono sospese - recita l'ordinanza del ministro Roberto Speranza - le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso». Per tale misura, come per l'obbligo (emesso sempre ieri) di mascherina dalle 18 alle 6 anche all'aperto nei posti più a rischio assembramento, «non sono ammesse deroghe con ordinanze regionali». Anche i locali della Lombardia, dove fino a ieri era permesso ballare all'aperto e seguendo determinate regole di sicurezza, dovranno quindi adeguarsi.

Il governatore Attilio Fontana ha però chiesto al governo, durante il confronto, di consentire agli esercizi commerciali colpiti dal provvedimento almeno l'attività di somministrazione di alimenti e bevande. Per non penalizzare ancora di più il settore, l'esecutivo sarebbe intenzionato a stanziare al più presto fondi a sostegno dei gestori di discoteche e sale da ballo.

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