Televendite: sequestrati l'argento e i gioielli

Mancava l'autorizzazione al commercio di oggetti preziosi richiesta dalla legge: per questo motivo la polizia ha sequestrato 135 gioielli in argento destinati alle televendite, per oltre un chilo e 600 grammi di peso e un valore totale stimato intorno ai 6 mila euro.

Denunciato per commercio non autorizzato di cose preziose Ruben D'Anna, figlio di Giuseppe, il «re delle televendite» al quale nel giugno 2018 la procura di Genova ha confiscato beni per 12 milioni di euro perché ritenuti «provento di reiterate attività illecite, tra cui truffe, riciclaggio, ricettazioni e sistematiche evasioni fiscali».

Padre e figlio, inoltre, sono stati rinviati a giudizio nell'ottobre dello stesso anno assieme ad altre 16 persone per accuse, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, riciclaggio, ricettazione. Ieri gli agenti della divisione polizia amministrativa si sono presentati negli uffici della società intestata a Ruben D'Anna che propone una trasmissione di televendita su due canali del digitale terrestre. Pur avendo ricevuto dalla questura l'autorizzazione per vendere solo bigiotteria, i poliziotti hanno trovato nella sede di Assago della società tutto l'argento.

Il titolare, che ha precedenti per reati contro

il patrimonio, ha spiegato di avere in carico quel materiale poiché un suo conoscente di Vicenza gli aveva chiesto di poterli proporre in televisione e, a ulteriore conferma, ha mostrato fatture e documenti di trasporto.

RC

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