Un racconto che parte dalle radici di Fiera Milano ed è anche e soprattutto una rilettura della storia d’Italia - economica, politica, sociale - legata ai valori della sua creatività, del saper fare e innovare con lo sguardo rivolto al mondo, ovvero decenni prima della globalizzazione. È Prospettiva. Viaggio negli archivi di Fondazione Fiera Milano allestita alla Triennale dal 23 novembre al 20 gennaio, promossa da Fondazione Fiera Milano in collaborazione con Afip International (Associazione Fotografi Italiani Professionisti) e Triennale con il patrocinio di Regione Lombardia, Comune di Milano e curata da OMA/Ippolito Pestellini Laparelli.
La mostra è la prima tappa del progetto Archivi fotografici voluto da Fondazione e Afip per creare un centro d’ eccellenza aperto alla città e al Paese, per la valorizzazione della fotografia quale arte del nostro tempo, linguaggio universale di comunicazione, capace di costruire identità e generare condivisione, strumento essenziale per la tutela della memoria collettiva, valore imprescindibili per guardare al futuro. Il progetto è realizzato con la collaborazione tecnica di Promemoria Group, che ha ideato il catalogo e anche il nuovo sito dell’Archivio Storico di Fondazione Fiera Milano: https://archiviostorico.fondazionefiera.it.
“I nostri Archivi sono un grande libro della memoria che intendiamo valorizzare e far conoscere. Raccontano la storia straordinaria della Fiera che è anche una grande storia italiana legata all’industria, al costume, alla moda, al design a tanti successi delle nostre imprese, ai sogni e alle speranze di chi ha esposto ed espone e di chi la visita - dice Giovanni Gorno Tempini, presidente di Fondazione Fiera Milano -. Ma questa mostra è anche il Manifesto del Progetto “Prospettiva”. All’inizio di quest’anno, parlando con Giovanni Gastel e con l’allora presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, era emersa la problematica della preservazione di un grande patrimonio di archivi fotografici italiani che spesso sono abbandonati, distrutti o non sono più fruibili al grande pubblico. Un patrimonio che rischia di essere disperso e noi vogliamo recuperare con questa operazione di natura culturale. La Fondazione è depositaria di una storia ormai secolare, ne è custode, persegue sempre finalità di crescita economica e sociale - aggiunge Gorno Tempini -. Quello che stiamo facendo ha lo scopo di rendere più percepibile il ruolo che svolgiamo, attraverso lo sviluppo del sistema fieristico e il suo peso nell’economia, per la cultura italiana”.
Così per scegliere gli archivi da acquisire è stato costituito un advisory board con rappresentanti dei tre partner Giovanni Gorno Tempini e Stefano Baia Curioni per Fondazione Fiera Milano, Giovanni Gastel e Massimo Vitta Zelman per Afip, Clarice Pecori Giraldi e Francesco Zanot per la Triennale di Milano. Obiettivo: lanciare un piattaforma on line aperta a tutte e di organizzare una serie di eventi a tema.
L’ Archivio della Fondazione prevede la digitalizzazione di circa 10mila immagini e la catalogazione di 4mila. A questo ritmo entro il 2024 si prevede di digitalizzare oltre 100mila immagini e entro il 2027 di catalogarne oltre 70mila. Il piano di lavoro sugli archivi acquisiti prevede l’arrivo di 200 - 300mila foto l’anno; uno studio per il loro riordino e la loro selezione, la digitalizzazione di oltre 10mila immagini all’anno e la catalogazione di oltre 6000 immagini all’anno.
Afip ha già avviato l’attività di ricerca e selezione basato sui temi già presenti nei fondi dell'Archivio di Fondazione Fiera Milano: moda, design, food, manifattura, architettura, Milano e territorio.
“Riflettere sulla memoria di questo Paese, conservarla e restituirla rendendola realmente fruibile a tutti è essenziale per costruire il futuro” spiega il presidente Giovanni Gastel, che auspica di poter organizzare due eventi all’anno alla Triennale.
“L’archivio fotografico di Fondazione Fiera Milano è una miniera di tesori: immagini generiche o d’autore, intime o grandiose, di allestimenti sofisticati o macchinari industriali, di cibi o pistoni, di architettura o bestiame, di grandi personaggi o gente comune - sottolinea Ippolito Pestellini Laparelli -. Mondi diversi ma che pure in momenti diversi coesistevano all’interno del medesimo spazio, testimonianze di una macchina delle meraviglie a ciclo continuo. La mostra è allo stesso tempo una riflessione sull’archivio e sulla storia della Fiera Campionaria: una finestra privilegiata sulla costruzione della modernità Italiana e internazionale”.
Il viaggio nella mostra è quello che si può fare negli Archivi della fondazione fra manifesti, scatti d’autore (Basilico, Berengo Gardin, Scianna) o realizzate da fotografi rimasti sconosciuti e da agenzie fotografiche, macchinari per riprodurre e catalogare, scaffali e raccoglitori, proiettori di diapositive, microfilm, documenti cartacei, buste d’archivio, racconti registrati che si ascoltano con un telefono rosso e offre anche una sala “Cinema” dove viene proiettato un filmato sulla storia della Fiera.
Il catalogo, a cura di Promemoria Group, è un progetto editoriale autonomo e originale, il primo di una serie di uscite sugli archivi fotografici di Prospettiva. È un Magazine destrutturato al cui interno si trovano otto fotografie selezionate che sono inserite in una busta in pvc, con l’obiettivo di attualizzare il concetto di busta d’archivio, creando un oggetto che può diventare da collezione.
Prospettiva. Viaggio negli archivi di Fondazione Fiera Milano
La Triennale Milano
23 novembre 2018 – 20 gennaio 2019
Ingresso libero da martedì a domenica ore 10.30-20.30 (ultimo ingresso ore 19.30)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.