I «poli opposti» di Turro sono separati da 700 metri. Tra via Rovigno e via Jean Jaurès, in quella Milano che si affaccia sulla Martesana, ci sono due circoli che spaccano il quartiere per ideologia, stile e...cucina. Da un lato, più riparata dal naviglio c'è la Bocciofila Martesana, poco più avanti l'East River. Due circoli in cui si sta consumando la battaglia elettorale per le amministrative. Dopo aver ospitato i comizi di chi corre per il Consiglio di Zona, qualche giorno fa sono arrivati i due big, Luca Bernardo e Beppe Sala. Il primo è andato dalla Sciura Rosaria in Bocciofila, il sindaco uscente ha preferito parlare tra le canoe dell'East River. La presenza dei candidati a sindaco ha animato e non poco la vita tranquilla dei palazzi che guardano il naviglio. In questa «distanza» tra i due circoli c'è molto di più di una semplice strada. C'è un quartiere che declina le sue simpatie politiche anche a tavola. Chi ama il pragmatismo e pochi fronzoli sceglie di attovagliarsi in Bocciofila, chi invece preferisce i boiler con l'acqua e la menta allora va all'East River. E così le chat di WhatsApp dei condomini della zona ospitano un diluvio di segnalazioni di eventi elettorali nei due locali. «Vi segnalo la presenza di Simone Locatelli all'East River per un confronto sui temi del nostro quartiere», scrive uno. Pronta la risposta: «In Bocciofila c'è Bernardo, per chi vuole partecipare vi dico orario e info». Ma non mancano commenti roventi: «Quei balordi della balera ospitano Paragone», tuona un fan dell'East River. E c'è chi ribatte un timido: «Siamo in mezzo a due fuochi». Di fatto tra via Rovigno e via Jean Jaurès si gioca un acceso derby per la Milano che verrà. Il tutto condito da cucine diametralmente opposte. In Bocciofila chi ascolta i candidati del centrodestra può gustare piatti della tradizione siciliana, tra arancine e paste alla norma con un buon bicchiere di rosso o di bianco. Chi invece si accomoda all'East River per ascoltare i candidati del centrosinistra può degustare insalatone, hummus di carote e piatti vegetariani accompagnati da tè naturale detox o limonata.
Insomma dalle parti di Turro questi giorni di campagna si vivono come in una piccola Berlino: a dividere le due anime politiche del quartiere solo un ex stabilimento per la lavorazione dell'argento. Un confine ideale su cui si consuma la guerra del voto a colpi di messaggini. E di menù...
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