Vaccinazioni: è baby boom, oltre 20mila le prenotazioni

Moratti: "I genitori hanno già capito l'importanza". Giovedì la diretta con gli esperti e il via alle iniezioni

Vaccinazioni: è baby boom, oltre 20mila le prenotazioni

Sono già 23.252 le prenotazioni per i vaccini anti Covid per i bambini tra i 5 e gli 11 anni, arrivate ieri alle 18, a poche ore dall'apertura. «Genitori che hanno compreso che il vaccino serve a proteggere i loro figli da malattia e conseguenze a lungo termine, protegge i compagni di scuola più fragili e crea le condizioni per una scuola in presenza» twitta soddisfatta la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti. Giovedì partirà anche la campagna di somministrazioni con percorsi e orari dedicati per rendere il momento della puntura «leggero» per i piccoli lombardi e facile per i loro accompagnatori.
Circa 600mila circa i bambini Lombardi coinvolti, per cui è prevista una dose ridotta di siero Pfizer e un richiamo a 21 giorni dalla prima dose. La Regione stima un'adesione del 50 per cento, a fronte del fatto che la fascia dei trentenni e dei quarantenni, quella che corrisponde alla maggior parte dei genitori, è quella che registra il più basso tasso di adesione, rispettivamente dell'88 per cento e dell'86 per cento.

Per fugare dubbi e perplessità dei genitori è scesa in campo la Società Italiana di Pediatria che ha risposto alle domande più comuni, cui si aggiunge la diretta social organizzata dalle Regione per giovedì dalle 17 alle 19 sulle pagine Facebook di Regione Lombardia e di Lombardia Notizie Online. Le famiglie possono già inviare le domande ai professionisti tramite WhatsApp al numero 334/6324686. «Come Società Italiana di Pediatria (Sip) siamo a favore del vaccino ai bambini tra i 5 e gli 11 anni perché lo riteniamo sicuro ed efficace», precisa la presidente Annamaria Staiano. Perché bisogna vaccinare i bambini, visto che nella maggior parte dei casi contraggono la malattia in forma breve? «Bisogna vaccinarli - risponde Giuseppe Banderali, vicepresidente Sip - perché pur avendo manifestazioni cliniche meno gravi di adulti e anziani, anche in questa fascia di età in molti sono stati ospedalizzati. Così si devono vaccinare anche i piccoli che hanno contratto il Covid perché l'immunità da guarigione non è sufficientemente alta per proteggerli a lungo, come confermato dagli studi. Per gli eventuali disturbi che compaiono, bastano degli impacchi di arnica sul braccio o un po' di tachipirina nel caso di febbre». Quali sono gli effetti avversi? «Gli studi che abbiamo a disposizione e i trial che hanno portato all'approvazione del vaccino per questa fascia d'età, parlano di effetti di lieve entità come dolore locale, un senso generale di malessere e un po' di mal di testa- spiega Rino Agostiniani (Tesoriere Sip) - Sul timore di miocardite soprattutto per gli adolescenti, abbiamo visto che si tratta di eventi rari, a evoluzione benigna e molto meno frequenti e importanti di quello che può accadere con il Covid».

Ci sono bambini che non possono essere vaccinati? Quali precauzioni per i bambini fragili? «I bambini fragili con patologie croniche a maggior ragione devono essere immunizzati in quanto rischiano di più per complicanze e ricoveri. Sono rarissimi i bambini che non posso ricevere il vaccino: chi è sotto chemioterapia o per alcune patologie neoplastiche in corso di trattamento».

Infine il grande dilemma: il siero potrebbe avere effetti a lungo termine? «Mancando i dati del follow up, possiamo basarci su quelli biologici - spiega Giovanni Vitali Rosati del tavolo tecnico vaccinazioni Sip - Che i vaccini a mRna messaggero possano andare a modificare il dna è una bufala, non ci sono alterazioni generiche, massima tranquillità».

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