All'interno della sua abitazione, il pusher teneva nascosti tantissimi tipi di sostanze stupefacenti. E praticamente chiunque poteva scegliere la droga sintetica che più preferiva: ketamina, metanfetamina, droga dello stupro (nota anche con il nome di Ghb) e pasticche di ecstasy. Il tutto suddiviso per "gradazioni" di principio attivo e ognuna con un nome diverso. Le aveva chiamate WhatsApp, una delle più forti, ma anche Tesla, come la macchina, oppure Donkey Kong, come un videogioco. Ma, tra le tante, chi voleva poteva trovarne anche una dedicata al rapper statunitense Tekashi69.
La scoperta "grazie" al rave
Così, i carabinieri della compagnia di San Donato, guidati dal maggiore Antonio Ruotolo, gliele avrebbero sequestrate tutte. Al centro della vicenda, è finito un ragazzo italiano di 22 anni, che nella vita fa il parrucchiere e che i miltari hanno arrestato, durante un servizio antispaccio nell'hinterland del sud est del capoluogo lombardo, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze illecite. In base alle prime ricostruzioni, l'operazione ha avuto inizio nella serata di sabato, proprio mentre all'interno della ex Tnt Traco di via Fratelli Rossetti, a Settala, si stava svolgendo un rave party, che ospitava circa mille ragazzi. Poco lontano da lì, infatti, le forze dell'ordine avrebbero individuato lo spacciatore all'interno di un pub della zona: addosso aveva qualche grammo di stupefacente e 620 euro in contanti. Ma il quantitativo maggiore di droga lo nascondeva nella sua abitazione.
Il "tesoro" del 22enne
Una volta giunti al suo appartamento, i carabinieri, aprendo il vano contatori, si sarebbero trovati di fronte a un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti. In totale, infatti, i militari hanno sequestrato 60 grammi di ketamina, 21 grammi di droga dello stupro (e altri sette millilitri in forma liquida), 25 grammi di metanfetamina e circa 50 pasticche di ecstasy di diverse tipologie. Nei prossimi giorni, il materiale sequestrato verrà analizzato al dettaglio ma, secondo quanto riferito dai militari, alcune delle pasticche rinvenute potrebbero provenire dagli Stati Uniti, in particolare dalla California. Il 22enne è stato quindi accusato di detenzione ai fini di spaccio.
Il caso del 2017
Secondo quanto riportato da Milano Today, quest'ultimo non è, però, il primo caso in cui i carabinieri della compagnia di San Donato sequestrano ingenti quantitativi di droga sintetica nella zona.
Nel marzo del 2017, infatti, le forze dell'ordine erano ruscite a intercettare diverse centinaia di compresse di ossicodone, un oppioide molto più potente della morfina e dell'eroina, somministrato solitamente per le cure palliative dei malati terminali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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