«You»: e le top blogger potreste essere voi

La storia del costume e della moda curata da Silvia Grilli e da Chiara Ferragni

Pamela Dell'Orto

Si intitola «You», e parla direttamente a voi, perché i veri protagonisti di questa mostra siete davvero voi che sttae leggendo. Gli altri, anzi le altre, sono le «digital influencer», ovvero le fashion blogger più influenti e più «cool» del pianeta che contano milioni di follower sui social, e che con i loro look dettano moda. «You. The digital fashion revolution», che apre oggi nel Salone d'onore della Triennale (fino al 13 ottobre, ingresso gratuito), è molto più di una mostra. Intanto: è uno spaccato della storia del costume degli ultimi 20 anni, per narrare come è cambiato il modo di essere o fare moda.

Ma soprattutto perché la rassegna, curata dal direttore di Grazia Silvia Grilli e dalla regina delle fashion blogger Chiara Ferragni (creatrice di The Blonde Salad ma anche designer di scarpe, imprenditrice, testimonial e molto altro), arriva in un momento molto caldo. La stampa straniera si è schierata contro i fashion blogger, definendo il loro ruolo «schizofrenico». E alla fine ci convince di una cosa: che le «influencer» come Chiara Ferragni, Candela Novembre, Eleonora Carisi e Gala Gonzales (tutte in copertina del nuovo numero di Grazia insieme ad altre colleghe) hanno contribuito alla nascita di un nuovo modo di raccontare la moda, più «democratico» e semplice, rivolgendosi direttamente alla gente attraverso le foto e i selfie «on the road», sancendo la nascita di una nuova professione, che non si sostituisce al lavoro di giornalisti e direttori di moda.

Così succede che chi entra nel Salone d'onore si immerge in un piccolo spaccato di costume. Contenuti video, esperienze multimediali e interattive, workshop per capire e carpire i segreti del (nuovo) mestiere, foto che arrivano direttamente dagli smartphone delle blogger più quotate del mondo: tutto ci fa capire cosa sia cambiato da quando lo «street style» ha iniziato ad essere fotografato (a fine anni '90) fino al successo dei «digital influencer».

E poi ci si trova immersi in un gioco di specchi, e ci si imbatte in un suggestivo cubo fatto di specchi e di luci

(ideato e creato da Tiffany&Co), simbolo del grande palcoscenico del web, in cui ci si può chiudere per farsi dei video o dei selfie, e diventare protagonisti della mostra. La rivoluzione digitale parte da qui. Provate!

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