Sognava una piscina olimpionica. Ma il desiderio di grandeur del ministro francese della Difesa dovrà scendere a gradini più bassi, a compromessi di qualche metro, causa necessità generale di tirare la cinghia: Hervé Morin dovrà accontentarsi di una vasca normale, 25 metri o, forse, di nuotare in una piscina non di sua proprietà, come accade a tanti comuni mortali. Un vero colpo basso dell'economia, una vera delusione. Almeno così racconta Le Nouvel Observateur, il settimanale che sul suo sito internet ha riportato la vicenda.
Insomma Morin nel suo ministero sognava una piscina olimpionica da 50 metri, ma dovrà accontentarsi di una vasca grande la metà. Il fatto è che l'attuale ministro francese della Difesa ha dovuto fare i conti con la crisi economica e con la necessità del governo di risanare le finanze pubbliche, con tagli a spese e nuove entrate. A moderare le ambizioni del ministro sono state direttamente le autorità incaricate di valutare il progetto (Dresd), che hanno assunto una decisione «ferma e non discutibile».
Cifre alla mano, la tanto desiderata piscina olimpionica sarebbe costata al contribuente 55 milioni di euro, mentre per quella da 25 metri l'esborso sarebbe «solo» di 30 milioni. Per le autorità della Dresd, comunque, la faccenda non è chiusa. Il desiderio di Morin potrebbe trovare altri ostacoli. Secondo la Dresd «è probabile che il ministero del Bilancio non darà l'assenso» anche per il progetto della piscina più piccola e che la «Corte dei conti non perderà occasione per stigmatizzare questa spesa».
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