Mipel, il made in Italy conquista i buyers stranieri

L'edizione 101 del Salone della pelletteria e degli accessori ha registrato un leggero calo di visitarori, ma i buyer stranieri hanno comprato "made in Italy". Il presidente Cannara: "I compratori stranieri hanno dimostrato una netta propensione all'acquisto, contatti tramutati in ordini"

Mipel, il made in Italy conquista i buyers stranieri

Mipel ha chiuso l'edizione numero 101 della sua lunga storia e i dati a conclusione del salone della pelleteria e degli accessori che si è tenuto in Fiera Milano rispecchiano l’andamento economico generale con e hanno registrato 16.401 visitatori totali contro i 17.440 di marzo 2011 (-6%), con un’affluenza estera pari a 7.916 buyer (circa il 48% del totale), in particolare provenienti da Giappone, Russia, Spagna, Germania e Regno Unito, Hong Kong e Stati Uniti. Gli italiani invece sono stati 8.485.

"Nonostante i dati finali facciano registrare un lieve calo di visitatori del Salone – commenta Giorgio Cannara, presidente Mipel/Aimpes – non si può parlare di trend negativo perché i buyer presenti durante i quattro giorni di manifestazione hanno dimostrato una netta propensione all’acquisto. Contatti che si sono tramutati in ordini". La percezione dei compratori stranieri premia il Made in Italy.

Tra i buyers, Naoya Ueharha di B-Egg, un veterano della fiera, commenta: "Mipel è l’unica vera vetrina per il Made in Italy. Quando vengo in Fiera compro soltanto da aziende italiane; questa volta, poi, ho trovato una qualità medio-alta a prezzi competitivi". E sulla stessa linea anche Masato Yamamoto della Kyoeikiko (Colonella Division): "Visito questa fiera da sempre e continuerò a tornare perché il Made in Italy è il mio business". Si aggiunge al coro di commenti Evgeniya Legkaya che gestisce una boutique col suo nome in Russia: "Solo in Italia e, soprattutto nell’ambito di questa fiera, riesco a trovare le cose più innovative in fatto di stile, colori, materiali e, in più, qualità dei prodotti".

Complessivamente positiva la voce dei produttori. Tra gli stand, infatti, un buon movimento e buyer interessati, soprattutto da East e Far East. Buono anche il passaggio di compratori russi. Particolarmente apprezzato dai Giapponesi il prodotto tutto italiano, dal design alla produzione finale. Anche questa edizione di Mipel, la prima del nuovo centenario, ha visto un momento di particolare ribalta mediatica per i vincitori del concorso Mipel…issima. Il primo premio per l’immagine e la comunicazione è andato a Mauve, alla sua seconda partecipazione a Mipel. Principe ha invece vinto il premio per la qualità, mentre Timberland, al suo esordio in manifestazione, è stata insignita del premio per la creatività dello stand dal punto di vista del visual merchandising. E le coloratissime borse di Artphere hanno vinto il premio per Stile e Innovazione.

Ma quest’anno Mipel ha proposto un nuovo concorso per le aziende dell’area StartUp, sezione dove trovano la loro vetrina le più giovani realtà appena apparse sul mercato. Il premio è andato a Obiki per l’uso inedito di una particolare seta giapponese, utilizzata per decorare e illuminare il corpo di borse e accessori prodotti artigianalmente.

Anche la sezione Accessories ha visto il suo numero uno: si tratta delle cinture di Miguel Bellido. Il prossimo appuntamento con Mipel dal 16 al 19 settembre 2012, negli spazi di fieramilano a Rho, con le collezioni di pelletteria e accessori per la primavera/estate 2013.

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