Un miracolo di San Terenziano per gli abitanti di Pino

Giovedì pomeriggio la processione nel piccolo centro

Un miracolo di San Terenziano per gli abitanti di Pino

Pier Luigi Gardella

Adagiato sulle colline della Val Bisagno, là dove la campagna non vuole ancora diventare città e ci si accorge ancora del passare delle stagioni osservando gli alberi ed i prati senza guardare il calendario, sorge l’abitato di Pino. La popolazione, divisa in due località, Soprano e Sottano, gravita ancora attorno alla Chiesa Parrocchiale, all’Oratorio ed al Circolo Arci.
Due sacerdoti, don Marco e don Giorgio, Parroco e Coadiutore, hanno la cura di circa tredicimila anime, suddivise in tre Parrocchie Pino, Molassana bassa e Molassana alta, ed a Pino in questi giorni festeggiano il protettore del paese, San Terenziano. Un santo che pur avendo il suo culto diffuso soprattutto in Umbria dove fu martirizzato nell’85 d.C. sulle rive del Tevere a Todi, anche in Liguria viene onorato in diverse località. Forse la sua devozione fu portata dai traffici che i commercianti genovesi avevano con le regioni dell’Italia centrale, fatto sta che, come ci dice Rodolfo Burlando, studioso della storia di Pino, già nel 1635 nella chiesa parrocchiale si celebrava la Messa all’altare di S. Terenziano. In occasione della festa, da tempo immemorabile viene anche benedetto un olio, l’olio di San Terenziano, appunto, che, ci dicono, possiede virtù taumaturgiche per la cura dei reumatismi. Ma forse è il sole che inonda la collina di Pino a preservare i suoi abitanti dai reumi e dalle artriti.
Il Santo viene comunque onorato dai parrocchiani che per otto giorni dopo il primo giorno di settembre, festa liturgica del Santo, si riuniscono in parrocchia alla sera per un ottavario di preghiera che si conclude giovedì con la processione che nel tardo pomeriggio si tiene lungo le strade dell’abitato. La statua di San Terenziano è posta su un carro trainato da quattro cavalli. I Crocifissi della Confraternita fanno da corona a questo spettacolo di fede tra le colline genovesi.


Ma don Marco e don Giorgio guardano anche al futuro della Parrocchia, ai bambini ed ai giovani che domani saranno alla guida della comunità, ed hanno un sogno che con determinazione vogliono realizzare: un campo per il calcetto all’ombra del campanile, un punto d’incontro per favorire la sana crescita della comunità parrocchiale e dei suoi giovani. Per realizzarlo servono 15.000 euro ed essi sono convinti che i parrocchiani sapranno rispondere, come sempre all’appello che, in occasione della festa di San Terenziano, hanno voluto lanciare.

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