Centottantadue incidenti in dieci mesi. Anche il sindaco Letizia Moratti chiede allAtm di «fare chiarezza» e, soprattutto, di mettere a punto misure per prevenire altri sinistri. «Il presidente Catania sta valutando misure urgenti e necessarie per fare piena luce e dare risposte alle modalità con cui evitare nuovi incidenti» afferma il primo cittadino, che evidentemente reclama un segnale politico forte dallazienda di Foro Bonaparte.
Quel segnale che pretende pure la maggioranza di Palazzo Marino: «Noi abbiamo condiviso e sostenuto lidea del sindaco di mettere alla guida di Atm un manager di statura nazionale che ha creato una struttura centralizzata sulla sua persona» spiega Giulio Gallera, capogruppo di Forza Italia. «Dunque, non capiamo perché Catania continui a cercare e addossare responsabilità nel passato dopo due anni e mezzo di gestione. Ovvero, da lui ci aspettiamo un colpo dala e davanti ai problemi che se ne assuma finalmente la responsabilità». Come dire: «Il presidente Catania deve presentare al sindaco in tempi brevissimi un progetto di interventi anche immediati e di medio-lungo termine sul tema della manutenzione».
«La gente ha paura di salire sui mezzi e noi dobbiamo, vogliamo dare un segnale forte. Vorremmo dunque che Catania dedicasse più tempo alla manutenzione piuttosto che a progetti di finanza» chiosano da Alleanza nazionale. Annotazione sulla fusione Atm-Gmt (azienda tranviaria torinese, ndr), che è assai poco gradita agli esponenti del Pdl ma sostenuta e difesa dallex manager delle Ferrovie dello Stato che, ieri, guarda caso, si trovava proprio a Torino quando il sindaco lha avvisato dellennesimo incidente.
A reclamare «soluzioni» piuttosto che taglio di teste è anche Franco De Angelis (gruppo misto): «Non mi piace il gioco Atm del passato da criminalizzare e quella del futuro da incensare. Purtroppo, cè unAtm del presente che non funziona. I manager vengono superpagati perché bravi e se le cose non funzionano sarebbe meglio che fossero loro a spiegarne le ragioni e trarne le conclusioni. Insomma, cè unemergenza: possiamo anche essere daccordo sullAtm del futuro ma prima si investa su quella del presente e nella manutenzione».
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