Moda blogger La città in coda per i nuovi miti del fashion

Moda blogger La città in coda per i nuovi miti del fashion

Le code fuori dal pop up store, i fan che la aspettano per un selfie, e lei che arriva come una star. Designer, imprenditrice, persino «prof» ad Harvard, Chiara Ferragni, la blogger più famosa del mondo che fattura milioni di euro, ha più di 8 milioni di follower su Instagram, da quando vive a Los Angeles (e si è fidanzata con Fedez) è un vero e proprio personaggio. Ieri ha lanciato la sua nuova glitteratissima collezione di scarpe e ha debuttato a So Milano, il concept store di Piazza Risorgimento che (con le sue 14 vetrine) ospiterà le sue collezioni per un mese. L'altra sera ha radunato mezza Milano al Museo della Scienza insieme al magazine I-D per celebrare la «new wave» di Milano. E in questi giorni c'è persino chi ha sborsato 5.700 euro per bere un caffè con lei a Palazzo Parigi (caffè battuto all'asta online di Charitystars, i proventi a favore dei bambini di Operation Smile). Lei è stata la prima a uscire dal ruolo di fashion blogger. Quelli che fino a qualche anno fa erano conosciuti solo per i loro look eccentrici, si accontentavano delle prime file alle sfilate, di essere fotografati di continuo, di finire nelle liste vip delle eventi. Poi sono andati oltre. Sono cresciuti. Oggi sono loro (quelli che contano davvero) a creare le code fuori dai locali, a presentare collezioni, a far correre i giornalisti di moda. Venerdì è stata la volta di Erika Boldrin, con le sue collezioni per Cromia, l'altra sera il collega Mariano di Vaio, fashion blogger di Assisi con quasi 5 milioni e mezzo di follower, anche lui designer (di scarpe, gioielli e occhiali), ha organizzato una mega festa per il lancio del suo nuovo sito. Fra gli ospiti, la campionessa olimpica di fioretto Bebe Vio.

Ma in questo mondo dai confini fluidi non ci sono solo i blogger. Ci sono gli influencer, personaggi con un numero enorme di seguaci sui social network e che sono in grado decretare il successo di brand e prodotti. Ci sono personaggi poliedrici come lo stilista-social Alessandro Enriquez, ieri allo spazio Iulian (e a Super) con le sue nuove borse piene di santi ed ex voto stampati, ricamati, super colorati, e quei dettagli vintage che richiamano i bracciali della nonna. Palermitano di origine, nasce come designer, poi diventa giornalista di moda e influencer, e da qualche stagione è tornato a fare lo stilista. Ma ci sono anche le it girl che dettano moda dai siti delle riviste di moda più famose. È il caso di Gilda Ambrosio, già it girl (e influencer) per Grazia.it, che insieme all'amica Giorgia Tordini ha creato il marchio Attico. Nato con capi come le vestaglie super trendy da indossare fuori dalle mura domestiche, piace alle donne perché fa cose pensate per le donne, come gli abiti-vestaglia multicolor, o i cappotti dal taglio maschile impreziositi da ricami floreali. Ma la pioniera di queste nuove professioni fashion che non conoscono confini però è stata la giornalista di moda americana JJ Martin, che a Milano vive e lavora di oltre 15 anni. Giornalista, influencer, designer, e fondatrice del sito ladoubej.

com dove le fashioniste comprano i suoi vestiti super cool e molto eccentrici (le milanesi li adorano), ha appena lanciato una collezione in collaborazione con Larusmiani. Lei è tutto fuorché la classica fashion blogger, sia chiaro, ma le nuove leve le devono molto.

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