Si proverà nuovamente a far evacuare Mariupol. È questa la novità emersa nelle prime ore della seconda domenica di guerra per l'Ucraina. La città portuale, affacciata sul Mar d'Azov, è assediata da giorni dalle forze russe e da quelle dei separatisti di Donetsk.
Ieri era stata annunciata una tregua tra russi e ucraini per l'istituzione di un corridoio umanitario e l'evacuazione dei civili da Mariupol. Decine di autobus erano pronti per arrivare in città e prelevare tutti coloro che erano nelle possibilità di fuggire via. Qualcosa però è andato storto. La strada tra Mariupol e Zaporizhzhia, individuata per l'evacuazione, non è stata del tutto smilitarizzata.
Ucraini e russi si sono accusati a vicenda. I primi hanno accusato i secondi di aver continuato a sparare nonostante la tregua. Da Mosca invece si è puntato il dito contro “nazionalisti ucraini che hanno trattenuto i civili”, come si legge in alcune dichiarazioni del ministro degli Esteri Sergej Lavrov.
Era però stata annunciata una nuova trattativa tra le parti. Le stesse autorità municipali di Mariupol hanno invitato i cittadini a ritornare nei rifugi e ad aspettare l'esito dei colloqui. In mattinata per l'appunto la nuova possibile svolta.
L'evacuazione dei civili comincia alle 12 (le 10 in Italia, ndr) – si legge in un comunicato diffuso dai rappresentanti del municipio di Mariupol via Telegram – verrà creato un corridoio umanitario fino alla città di Zaporizhzhia”. Lo stesso corridoio di ieri dunque, con la speranza che questa volta l'esito possa essere diverso.
Prosegue la battaglia per la città
Evacuare i civili è la priorità. Mariupol è una città da oltre 200mila abitanti, strategica per diversi motivi. È il porto ucraino più grande del Mar d'Azov e la sua conquista da parte russa permetterebbe a Mosca di collegare la Crimea con i territori delle repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk. Un lungo corridoio russo e filorusso dunque, in grado già di spaccare a metà il territorio ucraino.
Per questo per i russi è importante conquistarla e per gli ucraini è vitale difenderla. I cittadini si sono ritrovati in mezzo a una delle battaglie più cruente. L'evacuazione eviterebbe nuove vittime civili e nuovi coinvolgimenti di innocenti negli scontri.
La battaglia è comunque andata avanti anche fino alle prime luci dell'alba di oggi. Il ministero della Difesa russo ha annunciato che alcuni quartieri orientali sono stati conquistati dai separatisti di Donetsk. Dunque una linea difensiva attorno il recinto urbano di Mariupol sarebbe stata scavalcata. Non è chiaro se questo influirà o meno con l'organizzazione dell'evacuazione. Di certo, se la notizia fosse confermata, rappresenterebbe il segnale dell'avanzata della battaglia anche in città.
Arrivati i bus per l'evacuazione
Qualcosa comunque si sta muovendo. Proprio intorno le 11:00 sono arrivati gli autobus per portare via i civili. A testimoniarlo sono dei video apaparsi sui social in cui diversi bus bianchi entrano a Mariupol in una zona sicura della città, pronti a fare la spola con Zaporizhzhia. A scortarli saranno mezzi della Croce Rossa. L'intesa tra ucraini e russi, è stato specificato in una nota della municipalità di Mariupol, prevede un cessate il fuoco fino alle 21:00.
#Mariupol Kent Konseyi, insani koridorlar için yerel saat ile 10.00-21.00 arasında sürecek Rusya ile geçici ateşkesin başladığını duyurdu.
— Türk Haber Ajansı (@TurkHaberAjansi) March 6, 2022
Geçici ateşkes sonrası sivilleri tahliye etmek için Mariupol'a otobüsler gelmeye başladı. pic.twitter.com/qQruF78wQv
Poco dopo le 14:00 tuttavia la Croce Rossa ha fatto sapere di aver interrotto i corridoi umanitari.
L'evacuazione è stata sospesa, le condizioni di sicurezza non sono state giudicate ideali per proseguire con le corse dei bus bianchi. Da Kiev si punta ancora una volta il dito contro Mosca: alcuni bombardamenti attorno Mariupol avrebbero provocato la fine del cessate il fuoco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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