Anni di silenzio e ora una nuova apertura. Ricominceranno il 9 gennaio i colloqui di alto livello tra Corea del Nord e Corea del Sud, confermati con il "sì" arrivato da Pyongyang, che porterà all'incontro tra gli emissari delle due nazioni divise dal confine sul 38esimo parallelo.
Al centro del dialogo ci sarà l'opportunità per Kim Jong-un di inviare una delegazione sportiva al Sud per partecipare ai Giochi olimpici infernali, che inizieranno a febbraio. Un passo piccolo, ma importante per far ripartire il dialogo e che sarebbe stato favorito dalla scelta di Seul di rimandare le esercitazioni congiunte con gli Stati Uniti, che si tengono generalmente tra febbraio e marzo, nel periodo in cui si disputeranno i Giochi.
La "tregua olimpica" ha preso il via con la riapertura della linea rossa, il canale di comunicazione diretta che si trova a Panmunjom, villaggio di confine all'interno della zona demilitarizzata che fa da cuscinetto tra i due Paesi che si dividono la penisola coreana. Un piccolo passo in avanti che era stato anticipato dal discorso di fine anno del dittatore nordcoreano, che aveva aperto a possibili trattative, ottenendo come disposta la disponibilità del presidente Moon Jae-in, che dal giorno dell'elezione parla della necessità di ritrovare la via per la pace.
Nonostante il clima positivo, non mancano i dubbi sulle reali intenzioni di Kim.
Tra gli analisti c'è chi ha fatto notare che non si sarebbero affatto fermate le ambizioni del dittatore, pronto a nuovi lanci missilistici. E c'è anche chi vede nelle iniziative a favore del dialogo un modo per allontanare Seul dagli americani, fautori invece della linea dura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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