Quella appena passata è stata una notte di inferno nell’aeroporto di Kabul, la capitale dell’Afghanistan. Sono stati segnalati diversi morti, forse 5, fra la folla presente nello scalo aeroportuale. I soldati americani hanno sparato in aria per tenere a bada i civili che, cercando di lasciare il Paese ormai nelle mani dei talebani, si sono riversati sulle piste tentando di salire su aerei parcheggiati. Via Twitter circola una foto in cui si vedono i corpi di tre persone di cui almeno una colpita da proiettili. La Bbc riferisce di testimoni che hanno visto i corpi di due persone, mentre altri parlano di cinque cadaveri ma non specificano se colpiti da proiettili o se sono persone rimaste schiacciate nella calca.
I voli commerciali nello scalo sono stati cancellati. L’area "civile" dell'aeroporto è chiusa alle operazioni mentre rimane attiva la zona militare da cui vengono evacuati personale delle ambasciate e collaboratori afghani. Nel frattempo Lufthansa, in una nota inviata all’Afp, ha annunciato di aver sospeso "fino a uovo ordine" il sorvolo dell'Afghanistan. L’ordine sarà seguito da tutte le compagnie aeree del gruppo: tra queste Swiss, Austrian Airlines, Brussel Airlines ed Eurowings. Indicazione simile è stata diramata da altre compagnie straniere, a partire da quella di bandiera di Taiwan.
Preoccupazione anche per la sorte di 10 suore presenti nel Paese. "Non so che fine abbiano fatto le religiose presenti in Afghanistan. Fino a ieri erano presenti tre religiose delle Piccole Sorelle di Gesù che si occupavano di assistenza sanitaria, cinque religiose della congregazione di Madre Teresa di Calcutta, le Missionarie della carità, e altre due o tre appartenenti a una comunità inter-congregazionale Pro-Bambini di Kabul". Lo ha riferito a LaPresse il direttore di Acs - Aiuto alla Chiesa che Soffre, Alessandro Monteduro.
La situazione in Afghanistan, con la rapida ed inaspettata presa del potere da parte dei talebani, favorisce la Cina che così procede nella sua linea di espansione economica e non solo. È questa in sostanza l’analisi geopolitica fatta dal senatore della Lega, Roberto Calderoli, sul caos che si sta vivendo in queste ore nel tribolato Paese asiatico.
"Quando accade quello che sta accadendo in Afghanistan, dove la situazione precipita nel giro di pochi giorni e non di mesi come preventivato, si deve per forza pensare che la pavida ritirata delle truppe occidentali sia stata una coglionata gigantesca, ma occorre anche chiedersi il fatidico 'cui prodest' uno Stato islamico talebano, estremista e radicale, in Afghanistan? Ho qualche idea, che porta a estremo Oriente", ha affermato Calderoli.
Il leghista ha sottolineato che la "prima a gestire queste mosse nel complicato scacchiere internazionale sembra essere la Cina: che così indebolisce i nemici degli Usa, e la sempre più piccola Europa, e procede nella sua linea di espansione, economica e non solo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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