Aleppo, l'appello dei cristiani: "Non dimenticatevi di noi"

Il Giornale al fianco di Aiuto alla Chiesa che Soffre per aiutare i cristiani in Siria

Aleppo, l'appello dei cristiani: "Non dimenticatevi di noi"

“La guerra è finita, ma la sofferenza dei Cristiani dura ancora. Per questo, vi prego, non dimenticatevi di noi. Ci avete aiutato a resistere durante i bombardamenti, ora - per favore - aiutateci a superare le difficoltà del dopo, aiutateci a far restare i cristiani Aleppo”.

Monsignor George Abu Khazen, vescovo latino di Aleppo, è ancora una volta in prima linea. Lo è stato per tutta la guerra sfidando le bombe pur di aiutare di persona le famiglie e la comunità cristiana. Ora si rivolge a “Il Giornale” e ai suoi lettori chiedendo aiuto e solidarietà per la sua nuova missione. Una missione portata avanti con l’appoggio della fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (Guarda il progetto).

“Si chiama Goccia di latte (qui per approfondire), è un progetto che ogni mese assicura latte in polvere a 2850 bambini al di sotto dei 10 anni, appartenenti a 1500 famiglie cristiane. È una missione semplice - spiega al telefono il Vescovo - ma per realizzarla abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti voi. Qui si è smesso di sparare, ma le ferite della città sono ancora lontane dal rimarginarsi. E le pene dei cristiani non sono certo finite. La comunità internazionale continua a tenerci sotto pressione con le sanzioni. I primi a soffrirne sono i bambini. Portare ad Aleppo acqua sterile e latte in polvere è un’impresa. Paradossalmente da quando l’esercito ha riconquistato i pozzi petroliferi è molto più semplice acquistare la benzina o il gasolio. Il latte in polvere e l’acqua sterile invece continuano a scarseggiare. Con la svalutazione della lira siriana, il latte in polvere costa oggi circa 3mila lire siriane a confezione, cioè quasi 5 euro. La cifra vi sembrerà modesta, ma per molti dei nostri fedeli è insostenibile. Qui uno stipendio medio è di 30mila lire siriane, 50 euro, e molti cristiani sono ancora disoccupati a causa della guerra. Per questo – continua monsignor Abu Khazen - garantire il latte ai bambini significa garantire la sopravvivenza della comunità cristiana. La sofferenza dei figli è tra le principali ragione che spingono le famiglie cristiane ad abbandonare Aleppo. È paradossale, ma rischiamo che una comunità sopravvissuta con grandi difficoltà e sacrifici alla guerra venga spazzata via dalle difficoltà materiali”.

Tre progetti diversi con un unico obiettivo: sostenere i cristiani di Aleppo
Iban: IT67L0335901600100000077352 Banca Prossima
Causale: ilgiornale per i cristiani

Monsignor Abu Khazen non è il solo a combattere per garantire la sopravvivenza dei cristiani di Aleppo. Su un altro difficile fronte del sostegno materiale si muove, sempre con l’appoggio e i finanziamenti raccolti da “Aiuto alla Chiesa che soffre”, anche il Dottor George Theodory, responsabile sanitario dell’Ospedale di Saint Louis. Al suo fianco ci sono le sei instancabili suore di San Giuseppe dell’Apparizione che durante tutta la guerra hanno continuato a garantire il funzionamento dell’ospedale. Su questo fronte l’aiuto dei lettori de “Il Giornale” è essenziale per garantire l’acquisto di materiale sanitario e di generatori elettrici (qui per approfondire). Questi ultimi sono indispensabili per consentire il funzionamento delle apparecchiature durante gli innumerevoli blackout che ancora si verificano ad Aleppo. E non meno importante è il contributo per l’asilo del quartiere cristiano di Azizia. Prima della guerra l’asilo - gestito dalle suore di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso - ospitava sia i figli delle famiglie cristiane che musulmane. Poi con l’inizio degli scontri è diventato un obbiettivo dei ribelli ed è stato seriamente danneggiato (qui per approfonire). Oggi suor Marie Claire Zadar lotta per riportarlo in funzione. Ma non può farlo da sola. Grazie alle iniziative dell’Aiuto alla Chiesa che Soffre anche i lettori de “Il Giornale” possono aiutarla a restituire quest’asilo cristiano al sorriso dei suoi bimbi. E contribuire alla sopravvivenza della comunità cristiana di Aleppo.


Può

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a Banca Prossima intestato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre Onlus
IT67L0335901600100000077352

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