"Amri in Italia dalla Germania". Ma Orlando bacchetta Merkel

Il ministro della Giustizia replica alle accuse di Berlino sul jihadista di Berlino

"Amri in Italia dalla Germania". Ma Orlando bacchetta Merkel

"La caccia ai terroristi nel sistema Schengen, come si è visto, funziona relativamente bene, come nel caso del responsabile di Breitscheidplatz". Inizia con una nota positiva il commento del Cancelliere tedesco, Angela Merkel. Che tuttavia non risparmia critiche.

"Abbiamo anche visto che c’erano buchi consistenti, quando l’attentatore è potuto arrivare dall’Italia alla Germania, ad esempio, e le iscrizioni nel registro Schengen sono avvenute troppo tardi", aggiunge parlando di Anis Amri e mettendo di fatto sotto accusa il nostro Paese.

PArole che non passano inosservate quella della Merkel, a cui risponde il ministro della Giustizia Andrea Orlando. "Noi sosteniamo da tempo – dice a Porta a porta – la necessità di una procura europea.

Ogni paese pensa di poter fare meglio dell’altro, ma chi ci attacca, ci attacca come una cosa unica. Dell’Italia si possono dire molte cose, ma non ha mai negato le informazioni: preferiamo dare informazioni anche a chi non ce ne dà".

"I tedeschi - rilancia - dovrebbero avercela principalmente con loro stessi".

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