Anche a Leicester fallisce il modello multiculturale

A Leicester le tensioni fra indù e musulmani sono alimentate dai social media e dal lassismo della polizia. Il decantato modello multiculturale è in profonda crisi

Anche a Leicester fallisce il modello multiculturale

Leicester è un crogiuolo di culture diverse. Secondo le statistiche, nella città che si estende sul fiume Soar i cristiani rappresentano il 32,4% della popolazione - su un totale di oltre 320 mila abitanti - i musulmani il 18,6% e gli induisti il 15,2%. In città ci sono anche sikh (4,4%), una piccola rappresentanza di buddisti (0,4%) e di ebrei (0,1%). È una città profondamente multietnica, con il 45.1% di bianchi, il 37% di asiatici e il 6.3% di neri. Fino a poco tempo fa, il suo modello di multiculturalismo sembrava funzionare bene e Indù, musulmani e cristiani convivevano in pace. Gli eventi dell'ultimo mese, tuttavia, hanno mandato in frantumi quest'immagine di convivenza pacifica fra etnie e religioni diverse, ma soprattutto fra culture differenti. Come ammette il progressista Guardian, nelle ultime settimane a Leicester si sono registrate aggressioni violente, simboli religiosi presi di mira e attacchi a moschee e templi, in un'atmosfera di rabbia crescente alimentata, secondo il giornale inglese, anche dalle speculazioni e false notizie apparse sui social media.

Violenze e scontri fra musulmani e indù

La tensione è cresciuta a dismisura lo scorso fine settimana, quando violenti disordini sono scoppiati per le strade della città. Persone armate di bastoni e mazze hanno compiuto assalti, hanno lanciato fuochi d'artificio e bombe molotov, mentre diverse automobili sono rimaste distrutte. 47, in totale, gli arresti. La situazione è precipitata sabato 17 settembre, quando un gruppo di almeno 300 giovani uomini indù ha marciato attraverso la città fino ad arrivare a Green Lane Road, un'area a maggioranza musulmana. Un nutrito gruppo di musulmani ha seguito i manifestanti fino a Belgrave Road, una zona a maggioranza indù, dove sono seguite violenze e duri scontri fra le due fazioni. Martedì 20 settembre, i leader spiriturali di musulmani e indù hanno rilasciato un comunicato stampa invitando tutti alla calma e a mettere da parte le violenze.

I media locali hanno raccontato l'accaduto spiegando che i disordini erano collegati a una partita di cricket tra India e Pakistan dello scorso agosto. Secondo il Guardian, tuttavia, le tensioni hanno radici ben più radicate e sono alimentate da tre fattori: dai social media, dalle ingerenze esterna e anche dalla polizia, che non avrebbe preso abbastanza sul serio la situazione. Ma qual è la goccia che ha fatto traboccare il vaso? Secondo il quotidiano britannico, si tratterebbe di un presunto attacco ai danni di un indù da parte di un giovane musulmano, risalente allo scorso 22 maggio. La polizia ha affermato che si sta occupando del caso. Gli appartenenti alla comunità musulmane e indù della zona hanno parlato di una presunta incapacità da parte della polizia del Leicestershire di indagare adeguatamente su una serie di incidenti verificatisi durante l'estate e di come ciò abbia creato il desiderio delle persone di prendere in mano le cose a fronte del lassismo delle forze dell'ordine.

Fallito il modello multiculturale

Come spiega Natascia Feroze sullo Spectator, semplicemente non è vero che andava tutto bene a Leicester. Diversi gruppi culturali, etnici e religiosi convivono, ma non tra di loro. "Le ultime settimane hanno mostrato i pericoli di presumere che Leicester sia un modello di multiculturalismo. La realtà è che le tensioni tra le comunità non sono una novità" spiega Feroze, nata proprio a Leicester. Oltre agli scontri a seguito della partita di cricket fra India e Pakistan, tensioni si sono susseguite anche durante i festeggiamenti e le cerimonie indù di Ganesh Chaturthi, il 31 agosto.

Il sindaco della città di Leicester, il laburista Peter Soulsbry, sostiene che "il ricco passato storico e il vivace presente multiculturale di Leicester sono qualcosa da riconoscere, celebrare e godere", ma il multiculturalismo è un modello destinato a fallire e a fomentare divisioni settarie, in città in cui la convivenza è solo un miraggio e ogni tribù si appropria di un quartiere o di una porzione di città.

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