È ancora gelo tra Russia e Turchia. Davutoğlu: "Troppe due coalizioni"

Putin ed Erdogan non si vedranno a Parigi. La Nato chiede di abbassare la tensione, ma Ankara: "Difficile prevenire incidenti"

È ancora gelo tra Russia e Turchia. Davutoğlu: "Troppe due coalizioni"

Neppure il summit sul clima a Parigi servirà a riavvicinare Russia e Turchia, in rotta di collissione dopo l'abbattimento di un bombardiere al confine con la Siria.

Un incidente per cui da Mosca pretendono delle scuse, che Erdoğan non sembra disposto a porgere, tanto che è stato il primo ministro turco, Ahmet Davutoğlu, a ribadire questa mattina che il Paese non può scusarsi "per aver fatto il suo dovere". Un punto di vista ovviamente indigesto a Putin, che ha ribadito che a Parigi non ci saranno incontri bilaterali a margine, perché "non ci sono stati contatti" a riguardo.

Intanto i resti del pilota russo ucciso nell'abbattimento del bombardiere hanno lasciato Ankara, diretti verso la Russia. Un rimpatrio preceduto da una cerimonia militare, a cui hanno partecipato anche l'ambasciatore russo in Turchia e funzionari dell'esercito.

Con la distanza tra i due Paesi sempre più evidente e una serie di misure imposte da Mosca contro la Turchia, a muoversi è il Kazakhstan di Nursultan Nazarbayev, che forte di legami con entrambe le parti ha proposto oggi la creazione di una commissione d'inchiesta congiunta.

Con le sanzioni imposte a molti beni di consumo normalmente importati dalla Turchia, Tareq Qabil, ministro dell'Industria e del Commercio egiziano, si è fatto avanti, chiarendo che le manifatture del Paese sono pronte a coprire i bisogni della Russia. E il ministro dello Sport di Mosca ha fatto sapere che i club del Paese non potranno "ingaggiare giocatori turchi durante il mercato invernale".

La tensione resta alta, ma intanto i vertici della Nato spingono perché si faccia il possibile per ridurla.

Jens Soltenberg, segretario generale dell'Alleanza, ha chiesto al primo ministro turco di agire in questo senso, perché non si ripetano incidenti che "sfuggono al controllo". Parole a cui Davutoğlu ha risposto, dicendo che sarà difficile "prevenire" altri incidenti, fino a che "in Siria continueranno a operare due coalizioni".

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