"Arrestato Surkov". Mistero sull'ex braccio destro di Putin

L'ex fedelissimo dello Zar, già longa manus di Putin nel Donbass, sarebbe stato arrestato con l'accusa di aver rubato soldi destinati alle repubbliche separatiste. Lo riferisce l'oppositore Ponomarev

"Arrestato Surkov". Mistero sull'ex braccio destro di Putin

Le operazioni militari in Ucraina proseguono, per Vladimir Putin, di pari passo a un regolamento di conti sul fronte interno. Una situazione influenza l'altra, e viceversa. Mentre le truppe di Mosca rimodulano la strategia d'azione e preparano l'offensiva finale nel Donbass, al Cremlino si avvertono i contraccolpi di una situazione sempre più complessa e tesa. Attorno allo Zar cambiano gli equilibri e figure un tempo considerate fondamentali per la Russia putiniana finiscono in un cono d'ombra. È il caso - emblematico - di Vladislav Surkov, storico consigliere del presidente russo ed "eminenza grigia" per lungo tempo al suo servizio.

Secondo quanto riferisce sui social l'ex deputato d'opposizione Ilya Ponomarev, Surkov nelle scorse ore è stato arrestato. L'uomo, stando a fonti russe reputate attendibili, si troverebbe ai domiciliari con l'accusa di aver rubato i soldi che servivano, dopo il 2014, a consolidare il controllo russo sul Donbass. Già, perché l'ex fedelissimo consigliere di Putin ebbe un ruolo chiave proprio nella gestione della situazione delle cosiddette repubbliche separatiste. Come nessun altro tra gli alti funzionari di Mosca conosce dunque la situazione nei territori sui quali si sta in queste ore concentrando l'azione dell'esercito russo.

Secondo gli osservatori delle vicende moscovite, questa sua uscita di scena - già anticipata dal licenziamento nel febbraio 2020 - segna un radicale cambio di scenario attorno a Putin. Per volontà dello stesso presidente. La notizia però, come spesso accade nelle più delicate vicende interne al Cremlino, ha assunto i connotati del mistero: a differenza di quanto accadde con il licenziamento del 2020, stavolta il provvedimento nei confronti dell'ex funzionario non ha avuto conferme da organi ufficiali.

Oltre a essere stato la longa manus di Putin nel Donbass, Surkov fu anche vicecapo di gabinetto dell'amministrazione presidenziale e figura decisiva della politica russa post-sovietica. Un funzionario di assoluto peso che contribuì a consolidare la leadership di Putin. Quella stessa leadership che oggi sembra legata - se non altro nella credibilità interna - al risultato delle operzioni militari in Ucraina e nel Donbass in particolare.

Come sottolineato dall'oppositore Ponomarev, Vladislav Surkov è sempre stato considerato vicino al leader ceceno Ramzan Kadyrov, altra figura che rischia di subire un ridimensionamento nella piramide dei fedelissimi uomini dello Zar.

Tutto dipende dall'evoluzione della situazione ucraina, rispetto alla quale Putin avrebbe rimesso in discussione il ruolo di chi negli anni lo ha sempre affiancato. Senza esclusioni. Secondo fonti russe, oltre a Surkov sono finiti in arresto anche due alti agenti dei servizi segreti che si erano occupati dell'Ucraina.

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