L’emittente pubblica israeliana Kan è stata in questi giorni oggetto di un attacco hacker mentre trasmetteva in diretta in televisione e sul web le semifinali dell’Eurovision Song Contest, in corso a Tel Aviv.
La diretta della prima semifinale, infatti, si è interrotta all’improvviso e gli spettatori intenti a seguire la gara canora tramite tv e tramite il sito del network hanno visto le riprese dello show sostituite da immagini “inneggianti alla violenza contro Israele”.
In base a quanto riportato dagli organi di informazione dello Stato ebraico, le riprese della semifinale si sono d'un tratto oscurate e, al loro posto, è partito un filmato della durata di circa dieci minuti. Nel video realizzato dagli hacker è apparsa, in primo luogo, la scritta “Razzi in arrivo. Recarsi al più presto nei bunker più vicini”, affiancata da un finto simbolo delle forze armate di Gerusalemme.
Nel filmato incriminato hanno in seguito fatto la loro comparsa delle immagini dell’Expo Tel Aviv, il complesso fieristico in cui si sta svolgendo l’Eurovision, in preda alle fiamme e quindi delle immagini dell’intera metropoli mediorientale completamente distrutta. La conclusione del video ha coinciso con l’apparizione sugli schermi della scritta “Israele non è un posto sicuro. Ve ne accorgerete”.
La riproduzione del video introdotto dagli hacker nei software di Kan è stata costantemente accompagnata da un effetto audio: un suono di sirene, analogo a quello che abitualmente avverte i cittadini dello Stato ebraico delle piogge di razzi in corso contro il territorio israeliano.
L’interruzione della diretta dello spettacolo canoro e la diffusione delle immagini di morte e distruzione sono state subito attribuite dal governo di Gerusalemme all’organizzazione estremista palestinese Hamas. Citando informazioni fornitegli dai servizi segreti, il primo ministro Netanyahu ha infatti accusato tale sigla di avere lanciato l’attacco hacker da una base situata nella Striscia di Gaza. Il leader del Likud, reagendo agli allarmi lanciati dai media circa la “vulnerabilità” dei software delle istituzioni nazionali, ha quindi ordinato all’aviazione dello Stato ebraico di provvedere immediatamente a condurre un raid diretto a “rendere inservibile” il quartier generale dei pirati informatici di Hamas.
Il gruppo non ha, per il momento, rivendicato il cyber-attacco che ha interrotto la diretta dell’Eurovision, ma, nei giorni scorsi, aveva promesso “azioni eclatanti” miranti a impedire lo
svolgimento dello spettacolo, bollato dagli estremisti come una “celebrazione del potere tirannico israeliano, consentita dalla cecità dei governi occidentali davanti alle sofferenze del popolo palestinese”.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.