Attacco a New York, un chilometro di sangue e morte: il killer contro ciclisti e passanti

Il pick up noleggiato all'altezza dell'Hudson River Park Trust. Poi la folle corsa sulla greenway fino al liceo Stuyvesant. Infine lo scontro con uno scuolabus

Attacco a New York, un chilometro di sangue e morte: il killer contro ciclisti e passanti

Un chilometro di sangue. E New York ripiomba nel terrore del 2001. Il pick up del 29enne uzbeko, Sayfullo Habibullaevic Saipov, che ieri alle 15,05 si è scagliato contro un gruppo di ciclisti e contro i passanti, ha attraversato un'intera greenway di Manhattan prima di fermare la folle corsa. A terra ha lasciato otto persone morte e undici feriti. Il tutto a un passo dal World Trade Center.

Come si può vedere anche dalla cartina di Google Maps, Saipov ha percorso oltre un chilometro sulla pista ciclabile, la Hudson River Greenway, prima di finire la corsa di morte contro uno scuolabus del liceo Stuyvesant. La Hudson River Greenway è la più lunga pista ciclabile di Manhattan. È lunga in totale oltre 25 chilometri: parte da Dickman Street e finisce a Battery Park, ad appena 3 chilometri dal luogo dove Saipov ha concluso la missione di morte. L'uzbeko, che prima di attaccare ha giurato fedeltà ai tagliagole dell'Isis, è entrato con il pick up noleggiato all'altezza dell'Hudson River Park Trust e ha proceduto a tuta velocità sullo stretto vialetto alberato (non piu di 6 metri di largehzza, sufficienti a consentire alle bici di procedere nei due sensi) fino al liceo Stuyvesant.

Il 29enne uzbeko ha usato il grosso veicolo come un ariete. Esattamente come fece il 14 luglio del 2016 a Nizza, sulla Promenade des Anglais, l'algerino il tunisino Mohamed Lahouaiej-Bouhel, che con un camion massacrò 86 persone, prima di essere ucciso. È questa la nuova tecnica consigliata dal Califfato ai lupi solitari per far più morti possibile in Occidente.

"I veicoli sono come coltelli estremamente facili da acquistare, ma diversamente dai coltelli, non fanno sorgere sospetti perché diffusi in tutto il mondo - scriveva Rumiyah, la rivista dell'Isis, già nel 2016 - per questo sono uno dei metodi più efficaci di attacco e offrono a chiunque sia in grado di guidarli la possibilità di provocare terrore". Strade affollate, celebrazioni, mercati all'aperto, festival, parate e raduni politici. Ecco i nuovi obiettivi degli islamisti.

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