Di segnali che qualcosa potesse succedere, dicono le autorità, non ce n'erano stati. Nessuna minaccia, nessun rischio particolare che facesse presagire quegli atti vandalici compiuti due notti fa nel cimitero cristiano di Hammamet, in Tunisia.
Diverse le tombe profanate nel luogo di sepoltura, noto per ospitare la tomba dell'ex premier italiano Bettino Craxi, tra il
disappunto degli abitanti della città. Il corrispondente di Shems FM ha registrato la costernazione della comunità straniera, che ha parlato di un atto che non riflette il rispetto dei locali per i morti e le tombe.
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