Autobomba davanti al consolato italiano del Cairo, un morto

Un morto e nove feriti. Utilizzati 450 kg di tritolo. Il ministro Gentiloni: "L'Italia non si fa intimidire"

Autobomba davanti al consolato italiano del Cairo, un morto

I terroristi tornano a colpire in Egitto. Sabato mattina una fortissima esplosione, provocata da un'autobomba, è stata avvertita intorno alle 6.30 nel centro del Cairo, di fronte al Consolato italiano di El Galaa Street, che in quel momento era ancora chiuso. Il palazzo è stato gravemente danneggiato. Fonti della sicurezza egiziana riferiscono di un morto e nove feriti. Le stesse fonti precisano che "nessun italiano è rimasto coinvolto". L’esplosione ha sventrato il lato sinistro del consolato italiano, nel cuore della città. Al momento non ci sono rivendicazioni. Secondo la tv di Stato egiziana tra i feriti ci sarebbe anche una donna con i suoi tre bambini.

L’Unità di crisi della Farnesina si è subito attivata ed il personale diplomatico italiano al Cairo, in contatto con le autorità locali, si è prontamente recato sul luogo dell’esplosione per verificare direttamente la situazione. L’esplosione, secondo la polizia egiziana, sarebbe stata causata da una bomba piazzata sotto un’auto parcheggiata accanto al consolato.

Una fonte della sicurezza egiziana ha reso noto che l’esplosione ha danneggiato oltre alla facciata esterna del Consolato italiano anche alcune abitazioni limitrofe. La stessa fonte ha aggiunto che una "carica esplosiva è stata posta sotto una vettura nel perimetro del Consolato ed è stata fatta esplodere con un telecomando".

Circa 450 chili di tritolo sarebbero stati utilizzati per l’attacco. Lo riferisce il quotidiano "al Ahram" citando fonti della procura del Cairo. I terroristi, secondo gli esperti, avrebbero utilizzato gli stessi materiali adoperati la scorsa settimana per
l’assassinio del procuratore capo egiziano Hisham Barakat. Le fonti sottolineano come il consolato italiano al Cairo si trovi non lontano dall’Alta corte egiziana e l’esplosione sia coincisa con il passaggio nell’area del giudice Ahmed al Fuddaly, considerato vicino al presidente Abdel Fatah al Sisi.

Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni scrive su Twitter: "Bomba al nostro Consolato al #Cairo. Non risultano vittime italiane. Vicini alle persone colpite e al personale. Italia non si fa intimidire". Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, ha chiamato Paolo Gentiloni e ha condannato l’attacco terroristico. "L’Egitto - ha aggiunto - farà ogni sforzo con tutti i Paesi del mondo, inclusa l’Italia, per sradicare ed eliminare il terrorismo".

Quattro giornalisti sono stati fermati dalla polizia. Tra loro c'è un italiano, Alessandro Accorsi, che su Twitter scrive: "La polizia dice che siamo arrivati qui troppo in fretta". Poi aggiunge: "Siamo solo in stato di fermo". E dopo poco precisa che tutti i cronisti sono stati rilasciati.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha sentito al telefono il presidente egiziano Al Sisi:

"L’Italia sa che quella contro il terrorismo è una sfida enorme che segna in profondità la storia del nostro tempo. Non lasceremo solo l’Egitto: Italia ed Egitto sono e saranno sempre insieme nella lotta contro il terrorismo".

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