Da Treviso alla Siria. Il tutto per combattere accanto al fidanzato nel nome della Jihad. Lei si chiama Sonia K. e, come racconta Repubblica, è partita quando non era ancora maggiorenne. È una baby-jihadista italiana, una pericolosa foreign fighters con doppio passaporto italiano e tunisino. È cresciuta nel piccolo paese di Oné di Fonte, nel Trevigiano. Ad agosto 2014 suo padre, un tunisino che lavora da molti anni in Italia, denuncia la scomparsa della figlia. Sonia in passato era andata in Tunisia con la madre e nel paese nordafricano aveva conosciuto un ragazzo di 25 anni, definito dagli inquirenti un "fanatico" dell'Islam.
Lei sognava di lavorare nel settore del turismo, ma poi si è convertita all'estremismo. In base a quanto riportato da Repubblica, nulla lasciava presagire a un passaggio così radicale. Ma alla fine il ragazzo la convince della necessità di andare in Siria. E di combattere.
L'EUROPA E' DAVVERO NEL MIRINO DEL TERRORISMO ISLAMISTA?
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