C'erano loro sul palco il venerdì dell'attacco al Bataclan, soltanto uno degli obiettivi presi di mira dal sedicente Stato islamico. Un'operazione dei terroristi che ha portato alla morte di 89 persone, abbattute mentre assistevano al concerto degli Eagles of Death Metal, che hanno raccontato quanto hanno visto in una lunga intervista concessa a Vice.
"Molte persone si sono nascoste nel nostro camerino - racconta Jesse Hughes, voce della band -, e gli assassini sono riusciti a entrare e li hanno uccisi tutti, tranne un ragazzo che si era nascosto sotto la mia giacca di pelle. In giro le persone si fingevano morte, erano tutti terrorizzati".
Uno scenario d'orrore quello descritto dal musicista, che ricorda come "in tanti hanno fatto da scudo ad altri" e come "uno dei motivi principali per cui sono morte così tante persone è perché non volevano abbandonare i loro amici". Le pallottole colpivano il mixer, con i tasti che volavano in ogni direzione e anche il frontman ha rischiato di prendere una pallottola in testa, ma l'uomo che gli sparava l'ha mancato.
La tragedia di Parigi ha segnato profondamente la band, che tuttavia vuole dare un segnale di speranza e assicura che tornerà.
"Voglio essere il primo a tornare al Bataclan appena riaprirà", ha assicurato Jesse Hughes nell'intervista. "I nostri amici sono venuti per ascoltare rock e sono morti, voglio tornare laggiù a vivere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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