Il terribile attentato islamista del Bataclan del 13 novembre 2015, costato la vita a 130 innocenti, tra le quali l'italiana Valeria Solesin, rimarrà una ferita indelebile nei cuori dei francesi e degli europei. Mercoledì, durante una sessione straordinaria del Parlamento europeo, motivata dalle commemorazioni per la caduta del muro di Berlino, Jérôme Rivière, eurodeputato del Rassemblement national e presidente della delegazione francese del gruppo Identità e democrazia di cui fa parte anche la Lega, durante la seduta plenaria ha chiesto a David Sassoli, presidente del Parlamento, un minuto di silenzio per le vittime dell'attentato di Bataclan e le loro famiglie. Una richiesta innocua e più che legittima.
Sassoli, piuttosto che aderire all'iniziativa del deputato lepenista, si è scagliato contro i sovranisti. "La ricomparsa dell'antisemitismo è il risultato della rinascita del nazionalismo, della xenofobia, del razzismo, del rifiuto di ogni cosa diversa da noi. Questi fenomeni sono il terreno fertile per il terrorismo che minaccia l'Europa e il mondo con atti di violenza". Il tutto è visibile sul sito dell'Europarlamento. Furioso il deputato lepenista che ha accusato Sassoli di essersi comportato come un dittatore dell'est: "Si è comportato come un presidente delle ex repubbliche cosiddette democratiche a Est di Berlino", ha denunciato al settimanale Valeurs Actuelles l' eurodeputato lepenista.
Come riporta Libero, Sassoli, sollecitato più volte da Rivière dato che non rispondeva alla sua domanda, ha poi aggiunto che "Il terrorismo è legato all' ascesa del populismo in tutta l' Europa". Durissima la replica del francese: "Rifiutarsi di rispettare questo minuto di silenzio è incredibile!". L'atteggiamento del presidente piddino ha scatenato la reazione dei deputati del Rassemblement national, che in un comunicato affermano: "Questo atteggiamento antidemocratico è un segnale di mancanza di rispetto non soltanto del dibattito, ma soprattutto, ed è ben più grave, delle vittime. Gli eletti del Rassemblement National al Parlamento Europeo si levano vivamente contro questa negazione della realtà ed esprimono alle vittime del terrorismo tutto il loro sostegno e la loro determinazione a lottare contro l' islamismo".
Sassoli, che non ha accolto le richieste dei deputati sovranisti, ha poi voluto ricordare le vittime su Twitter: "Quattro anni fa si verificarono i tragici eventi del Bataclan a Parigi. I nostri pensieri più sinceri vanno alle vittime, agli amici e alle famiglie di coloro che hanno perso la vita durante questa notte dell'orrore".
Pur di non criticare l'islam radicale, la sinistra è pronta a dare tutte le colpe ai sovranisti, quasi fosse loro la colpa dell'emergere dell'islamismo e non del multiculturalismo. Deputati che chiedevano solamente un minuto di silenzio, nulla di più.
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