La Gran Bretagna alza la voce: "Non siamo la calamita attira-immigrati". Il premier David Cameron ha lanciato una stretta ai sussidi di disoccupazione per i migranti Ue che si trasferiscono in Gran Bretagna e ha perfino partecipato a un raid dell’Home Office contro alcuni clandestini, affermando ai microfoni della Bbc, rivolto agli irregolari: "Vi troveremo e vi manderemo a casa".
Per Cameron gli immigrati dall’Ue senza prospettive di trovare un posto realistiche potranno beneficiare dei sussidi di disoccupazione per tre mesi contro i sei attuali. Una riduzione di tre mesi. La stretta, ha sottolineato Cameron, serve per ricordare a chi conta di trasferirsi nel Regno che non è possibile "avere qualcosa in cambio di nulla". Tanti i dubbi espressi da Bruxelles. La Commissione Ue analizzerà nel dettaglio le misure che il premier intende presentare e sottolinea come sia "difficile comprendere l’annuncio" di Cameron, dal momento che i sussidi non vengono pagati da Londra ma dallo Stato da cui provengono, ha spiegato Jonathan Todd, portavoce del commissario al Lavoro, secondo cui bisogna poi ricordare che "il libero movimento dei lavoratori è un principio fondamentale della Ue, dà benefici economici agli Stati membri, e già esistono salvaguardie all’utilizzo dei benefit nella legge europea".
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