Fu un sensore calibrato male a causare la morte di 189 persone, dopo che il volo della Lion Air precipitò in mare poco dopo il decollo da Giacarta. Sarebbe quel sensore, installato sul Boeing 737 Max, una delle cause dell'incidente, secondo il rapporto finale d'inchiesta.
Il sensore
Come racconta il Corriere della Sera, il 20 ottobre del 2017, una compagnia aerea low cost della Malaysia dà ordine di riparare un sensore, rimosso dalla parte destra del muso di un aereo, perché aveva fornito ai piloti dati errati. Il componente è una sorta di aletta che manda ai comandi centrali della cabina di pilotaggio indicazioni circa la posizione del muso del velivolo, portando i sistemi automatici a reagire, per evitare una situazione di stallo. Una volta tolta, l'aletta passa dalla Malaysia fino a Miramar, a nord di Miami, in Florida, dove i tecnici della Xtra Aerospace la ispezionano: il sensore è corroso e le informazioni che trasmette sono errate. Il 3 novembre termina la riparazione del componente che, dopo un altro mese di test, viene dichiarato idoneo. Così, il primo dicembre del 2017, viene consegnato a Batam City, in Indonesia, dove si trova il centro di manutenzione della Lion Air.
Qui, il sensore rimane per parecchi mesi, fino a quando, il 28 ottobre del 2018, viene spedito all'aeroporto di Denpasar e installato sul Boeing 737 Max della Lion Air. Il velivolo decolla e già emegono i primi problemi ma, grazie all'intervento di un terzo pilota fuori servizio, riesce ad atterrare a Giacarta, capitale dell'Indonesia.
L'incidente
Il malfunzionamento era stato segnalato, ma i tecnici avevano stabilito che il volo poteva continuare a volare. Così, il 29 ottobre 2018, il Boeing 737 Max decolla dall'aeroporto di Giacarta, con 189 persone a bordo (181 passeggeri e 8 membri dell'equipaggio). Ma, 12 minuti dopo il decollo, l'aereo si inabissa. Prima di precipitare, il comandante e il primo ufficiale avevano cerato di riportare verso l'alto il muso del velivolo, spinto in basso dal sensore difettoso. Ci avevano provato per ben 26 volte. Poi, l'aereo cede, precipitando al suolo e causando la morte di tutte le persone a bordo.
L'inchiesta
Dall'analisi delle scatole nere emergono problemi nell'indicatore di velocità dell'aereo. Inoltre, sui Boeing 737 Max era stato installato il Mcas, un nuovo e sconosciuto sistema anti stallo, in grado di correggere l'inclinazione dell'aereo. Ma le informazioni errate provenienti dal sensore facevano credere al software che il muso puntasse troppo in alto, rischiando lo stallo, e continuava a rimandarlo verso il basso. Il 12 dicembre del 2018, gli investigatori si presentano negli uffici della Xtra Aerospace, per controllare i documenti relativi alla manutenzione del sensore. Intanto, la Boeing invia dei bollettini di sicurezza. Ma, la mattina del 10 marzo 2019, un 737 Max 8 dell'Ethiopian Airlines precipita poco dopo il decollo dall'aeroporto di Addis Abeba, causando la morte di 157 persone. Prima di perdere il controllo, i piloti sembrano combattere contro gli stessi problemi verificatisi sul volo della Lion Air.
Il rapporto finale
Secondo il rapporto finale dell'inchiesta sull'incidente del volo Lion Air, una delle cause della tragedia fu proprio quel sensore, che fece il giro di mezzo mondo per essere riparato. Ma, a contribuire al disastro, sarebbero intercorsi anche altri fattori, dall'errore della Boeing ad aver sopravvalutato la capacità dei piloti a reagire al sistema anti-stallo, all'assenza di una guida per l'uso del Mcas, fino all'errata calibrazione a terra del sensore difettoso.
Date le conclusioni dell'inchiesta, il Corriere riferisce che la Federal Aviation Administration ha deciso per la chiusura di Xtra Aerospace, perché avrebbe calibrato male il componente poi installato sull'aereo della Lion Airl.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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