"Le botte che i mariti danno alle mogli sono una bellissima benedizione". A dirlo non sono gli uomini musulmani, ma le loro stesse donne. C'è infatti un gruppo di islamiche radicali, chiamato "Hizb ut-Tahrir", che tiene addiritture lezioni per spiegare come deve essere pestato il gentil sesso. "Il marito picchia la moglie perché la ama, è quasi una conseguenza naturale - spiegano - non lo fa per odio o rabbia, ma per seguire i comandamenti di Allah".
Reem Allouche insegna alle elementari e tiene lezioni di mezz'ora in cui spiega come deve essere picchia una donna con il bastone chiamato "sivaak". A registrare il contenuto di queste lezioni è stata Ollie Gillman per il Daily Mail Australia. Nel video, che è divenuto subito virale, la donna spiega che i mariti sono autorizzati a picchiare le mogli qualora queste disobbediscano. Prima di ricorrere al bastone, però, devono infliggere punizioni "più leggere" con una sciarpa attorcigliata o con un pezzo di stoffa. Come spiegano le islamiche del gruppo radicale "Hizb ut-Tahrir", le donne concordano nel farsi pestare quando "commettono peccato".
Nella lezione riportata dal Daily Mail Australia e tradotta in Italia da Dagospia, vengono spiegati per filo e per segno quali sono i peccati: si va dalla disobbedienza ad Allah e al marito agli atti immorali, dal tradimento a gesti più innocenti come il far entrare in casa una persona non gradita dal marito. "Questo serve a promuovere tranquillità", dice Reem Allouche spiegando che in famiglia è il marito a comandare e a decidere le misure disciplinari. "Il marito picchia la moglie perché la ama - continua - è quasi una conseguenza naturale.
Non lo fa per odio o rabbia, ma per seguire i comandamenti di Allah". E conclude: "Il marito non picchia subito. Prima ammonisce la moglie, rifiuta di dormire con lei e qualsiasi intimità. Se non funziona, la può colpire. È una bellissima benedizione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.