Paura in Brasile, dove 4 persone sono morte dopo aver bevuto delle birre contaminate da una pericolosa sostanza tossica. Il ministero dell'Agricoltura, del bestiame e delle forniture brasiliano (Mapa) ha già provveduto ad effettuare delle verifiche che hanno confermato la presenza del contaminante, ed ha identificato i marchi delle bevande risultate pericolose.
Secondo quanto riferito da "Food Safety News", la zona fino ad ora interessata è lo stato del Minas Gerais, nel Sud-est del Brasile. Il primo caso accertato, risale al 30 dicembre 2019.
In quella data, infatti, la prima vittima è stata trasportata d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale di Juiz de Fora con insufficienza renale acuta e problemi di natura neurologica. Purtroppo il tempestivo intervento dei medici è risultato vano, e l'uomo è deceduto lo scorso 7 gennaio. Dopo il primo decesso ne sono seguiti altri 2, tutti riconducibili alla medesima sostanza. A perdere la vita in seguito ad avvelenamento sono stati un uomo di Belo Horizonte, morto il 15 gennaio, ed un suo concittadino, deceduto il giorno successivo. In seguito a queste strani morti, le autorità competenti hanno cominciato ad indagare, ed è subito emerso il caso sospetto di una donna di Pompéu che ha perso la vita lo scorso 28 dicembre. Ancora non identificate le cause del decesso di quest'ultima, ma tutto farebbe pensare ad avvelenamento dovuto dalla medesima sostanza.
A quanto pare le morti sono state causate dal glicole dietilenico, un composto organico utilizzato spesso come solvente o come componente di prodotti antigelo. Rinvenuto nel sangue delle vittime, stando ai dati del ministero brasiliano è stato trovato all'interno di alcune birre. Del tutto inodore, le vittime lo hanno ingerito insieme alla bevanda senza neppure accorgersene.
Proseguendo con le indagini, i funzionari del dipartimento della salute dello stato di Minas Gerais hanno identificato almeno altri 18 casi sospetti, ora sottoposti a verifiche. I test condotti dal “Mapa” hanno inoltre comprovato la presenza del glicole dietilenico all'interno di 32 lotti di 10 birre Backer. In particolare a finire nel mirino sono le bevande Belorizontina, Capixaba, Capitão Senra, Pele Vermelha, Fargo 46, Backer Pilsen, Brown, Backer D2, Corleone e Backer Trigo.
In Brasile è stata dunque diramata l'allerta. L'agenzia di regolamentazione sanitaria brasiliana (Anvisa) ha nel frattempo vietato la vendita nel Paese di tutte le birre Backer con data di scadenza agosto 2020. Il divieto resterà attivo fino a quando l'azienda non dimostrerà che i prodotti sono tornati sicuri. Stando ai test effettuati dal “Mapa”, ad essere contaminata è stata l'acqua utilizzata dalla società per preparare le birre Backer.
Adesso si indaga per comprendere in che modo sia avvenuta la contaminazione. La società interessata si è subito messa a disposizione per collaborare con le indagini. Tra le varie ipotesi anche quella di un possibile sabotaggio.
Il ministero ha diramato una nota in cui ha sollecitato i cittadini a disfarsi delle birre appartenenti ai sopra citati lotti.
I sintomi causati dal glicole dietilenico sono nausea, vomito e dolore addominale, che vanno poi ad evolversi in disturbi neurologici con paralisi, convulsioni ed offuscamenti visivi, ed insufficienza renale. I disturbi si presentano circa 72 ore dopo l'assunzione della sostanza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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