Brasile, Bolsonaro vuole impunità per civili che sparano ai criminali

Secondo il presidente del Brasile per ridurre la violenza in Brasile è necessaria l’introduzione di una norma che permetta ai cittadini di difendere con le armi le loro vite e le loro proprietà

Brasile, Bolsonaro vuole impunità per civili che sparano ai criminali

In Brasile il presidente d’origine italiana Jair Bolsonaro vuole l'impunità per le forze dell’ordine e per i civili che sparano ai criminali.

Attraverso un'intervista con la giornalista Leda Nagle, trasmessa su Youtube, il 64enne presidente brasiliano si è augurato che i malviventi "muoiano come scarafaggi nelle strade".

Secondo Bolsonaro per ridurre la violenza in Brasile è necessaria l’introduzione di una norma che permetta ai cittadini di difendere, attraverso l’uso delle armi, le loro vite e le loro proprietà. Solo così il tasso di "violenza cadrà spaventosamente. I ragazzi moriranno per strada proprio come gli scarafaggi, ed è così che dovrebbe essere", ha detto il Presidente del Brasile.

Bolsonaro, come aveva promesso, sta spingendo un progetto di legge, in portoghese è stato chiamato "excludente de ilicitude", che una volta introdotto renderà non più illeciti atti che solitamente lo sono, come lo sparare ai delinquenti. Il provvedimento, che riformerà una norma del codice penale del Brasile, una volta approvato verrebbe applicato sia ai privati cittadini che alle forze dell'ordine e di sicurezza.

Jair Bolsonaro è convinto che la misura sia davvero necessaria perché la polizia verdeoro sta combattendo una lotta, a suo dire "impari", contro le varie forme di criminalità organizzata presenti sul territorio dell’enorme stato sudamericano.

Adesso gli attivisti per i diritti umani temono che tali norme, se introdotte, possano causare un bagno di sangue. Quelli di Bolsonaro "sono commenti disgustosi", ha detto Ariel de Castro Alves, un attivista veterano per i diritti umani e avvocato a San Paolo, temendo un picco di violenza mortale nei confronti dei poveri e dei giovani uomini di colore.

L'anno scorso la polizia brasiliana ha ucciso complessivamente quasi 6.200 persone rispetto ai 5.225 del 2017. Già nella prima metà del 2019 sono stati 414 i criminali uccisi dalla polizia militare nella sola San Paolo e, sempre nei primi sei mesi del 2019 la polizia di Rio de Janeiro avrebbe ucciso 881 criminali, in media una persona ogni cinque ore.

Secondo Alves "Bolsonaro sta incoraggiando la violenza della polizia", istigando alla brutalità. Per Robert Muggah, dell'Igarapé Institute, il Brasile ha "già la più alta quantità assoluta di violenza letale e alcuni dei più alti livelli di uccisioni della polizia nel mondo".

Di segno diametralmente opposto sono le reazioni alla nuova proposta di legge dei tanti sostenitori del presidente, sia in Brasile che in altri stati del mondo.

In molti sui social hanno applaudito all’iniziativa di Bolsonaro, presidente che ha affermato che le norme forniranno la tanto necessaria copertura legale agli agenti di polizia che hanno usato letalmente la forza pubblica in adempimento del loro servizio. "I poliziotti dovrebbero essere decorati per avere usare le loro armi contro i criminali, non essere portati in tribunale".

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