"Faremo la campagna elettorale al suo posto". Flavio Bolsonaro, figlio del candidato della destra brasiliana alle elezioni presidenziali, in un'intervista ha spiegato che papà Jair, soprannominato il "Trump brasiliano", ha perso il 40% di sangue dopo essere stato accoltellato in una piazza di Minas Gerais da un 40enne militante del Psol, il Partito Socialismo e Libertà. Ma l'impegno del padre nelle ultime settimane non può andare sprecato e per questo motivo Flavio ha promesso che sarà lui, insieme agli altri sostenitori del Partito Social-Liberale, a girare il Paese al posto del papà per sostenere la sua candidatura.
La violenza politica non ci fermerà. È il senso delle dichiarazioni rilasciate alla stampa da Flavio Bolsonaro, figlio 37enne di Jair Bolsonaro, candidato della destra brasiliana alle elezioni presidenziali. Il barbaro attentato subito dal padre in una piazza di Minas Gerais per mano di un iscritto al Psol - uno dei partiti di sinistra che partecipano alla elezioni - ha fatto perdere al "Trump brasiliano" il 40% di sangue.
"Ma ce la farà", ha rassicurato il figlio, pronto a scendere in campo in prima persona per non disperdere il lavoro svolto dal padre nelle ultime settimane. I medici che lo hanno ricoverato hanno detto che il candidato del Partito Social-Liberale è stato operato d'urgenza per la riduzione di due gravi emorragie al fegato e all'intestino, dovute alle ferite inferte dal coltello di Adelio Bispo de Oliveira, iscritto a un partito che ha tra i suoi cofondatori l'italiano Achille Lollo. Si tratta di un ex esponente di Potere Operaio, condannato a 18 anni di carcere - pena prescritta - per il rogo di Primavalle.
Come detto, Jair Bolsonaro non potrà proseguire la campagna elettorale. Al suo posto ci saranno il figlio Flavio e i suoi sostenitori. I sondaggi davano in testa il leader del Partito Social-Liberale, già deputato federale dello Stato di Rio de Janeiro.
Ora l'annuncio della "discesa in campo" del 37enne Flavio: Bolsonaro ce la può fare, visto che il favorito della vigilia - l'ex presidente Lula - si trova ancora in carcere per una brutta storia di corruzione e la Corte Suprema del Brasile gli ha impedito di candidarsi alle elezioni del prossimo 7 ottobre. Al suo posto ci sarà il vice Fernando Haddad: non proprio la stessa cosa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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