Adesso è ufficiale. I 27 Paesi dell'Unione europea hanno approvato l'accordo sulla Brexit. Ad annunciarlo, il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, con un messaggio via Twitter: "L'Ue 27 ha approvato l'accordo di ritiro e la dichiarazione politica sulle future relazioni Ue-Regno Unito". È la svolta che tutti si aspettavano, almeno in sede europea. Dopo il tira e molla su Gibilterra fra Spagna e Regno Unito e le minacce di Angela Merkel di non partecipare al vertice senza un accordo chiaro su tutto, i 27 hanno dato il loro placet all'accordo.
EU27 has endorsed the Withdrawal Agreement and Political Declaration on the future EU-UK relations.
— Donald Tusk (@eucopresident) 25 novembre 2018
In seno al Consiglio europeo, l'aria non è quella della gioia. Il raggiungimento dell'accordo sulla Brexit è un momento cruciale, e per molti è il miglior risultato possibile in una fase estremamente delicata e non priva di grandi incertezze. Ma è chiaro che l'Unione europea, per quanto soddisfatta, non possa mostrarsi contenta. E le parole di Jean-Claude Juncker sono in questo senso chiarissime. A margine del vertice straordinario europeo, il presidente della Commissione ha detto: "È un giorno triste, non è un momento di gioia, ma una tragedia, perché un grande Paese lascia l'Unione europea. Ma abbiamo trovato un accordo con la Gran Bretagna, che è il migliore possibile". "Voterò a favore di questo accordo, perché è il migliore possibile per la Gran Bretagna" ha continuato Juncker, aggiungendo: "Credo che il Parlamento britannico ratificherà questo accordo, sul quale l'Unione europea non cambierà la propria posizione".
L'aria non è quella della serenità. Ma l'accordo raggiunto fra Londra e Bruxelles sembra essere l'unico in grado di porre fine a un negoziato che rischiava non solo di impantanarsi ma anche di rendere sempre più possibile la realizzazione di quello che per molti sarebbe stato un vero e proprio incubo: una Brexit senza accordo.
E adesso che il Consiglio ha dato il via libera, la palla passa al Parlamento di Londra, dove lo scontro sui negoziati e sulla risoluzione per l'uscita dall'Ue è ancora molto acceso. Perché se l'Europa ha detto sì, la Gran Bretagna è ancora fortemente divisa fra i brexiters scontenti dal patto con l'Ue e che invece ancora si oppone all'uscita dall'Unione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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