Per Theresa May si tratta del giorno più lungo: la Camera dei Comuni vota sull'accordo con l'Unione europea per la Brexit. E la Camera ha bocciato l'accordo con Bruxelles.
Il voto dei Comuni era previsto per la tarda serata di oggi. Si credeva in una sconfitta, e così è stato. E molto pesante, con 432 voti contrari. Sconfitta clamorosa da parte del governo britannico che adesso rischia grosso. "La più grande sconfitta di un governo dal 1920", come ha dichiarato Jeremy Corbyn.
Ma per la May non potevano essere sorprese: il fronte dell'opposizione è apparso subito compatto e trasversale. I ribelli del Partito Conservatore, i Laburisti e i nord-irlandesi del Dup avevano già confermato la volontà di votare contro l'accordo siglato con l'Unione europea.
Durante il discorso alla Camera, la premier ha affermato che "stanotte capiremo se vogliamo andare avanti con l'uscita" dall'Unione europea. La premier britannica ha detto di non voler "arrendersi" e di non volerlo fare né revocando l'articolo 50 né annullando la Brexit. E questo perché secondo la leader Tory ha il "dovere di dare attuazione alla decisione democratica" compiuta nel 2016, quando il popolo britannico "ha votato per avere un accordo di uscita dall'Ue". La premier ha poi strigliato anche i suoi: "se alcune persone pensano che bocciando l'intesa negoziata tra Londra e Bruxelles potranno far sì che il governo britannico torni a Bruxelles per negoziare un accordo migliore, si sbagliano". Perché l'Europa non vuole alcun "accordo alternativo".
"Sappiamo le conseguenze di votare per questo accordo, sono bianco su nero, ma nessuno che voterà contro può dire esattamente" che cosa succederà", perché "un voto contro non è altro che un voto per incertezza, divisione e rischio concreto di no deal o di no Brexit. Non deve esser in questo modo, possiamo scegliere certezza e non incertezza, unità e non divisione, possiamo scegliere di mantenere la nostra promessa".
Ma i suoi appelli non sono serviti a evitare la sconfitta.
Il leader dei laburisti, Jeremy Corbyn, ha presentato subito una mozione di sfiducia che sarà discussa domani. La May ha dichiarato di essere pronta ad affrontarla e ha concluso dicendo che, se sarà bocciata la sfiducia, continuerà a lavorare in "spirito costruttivo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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