Bulgaria e Russia litigano sugli spazi aerei

Mentre Grecia e Iran hanno dato il loro permesso, Sofia decide di chiudere il proprio spazio ai voli russi diretti in Siria

Bulgaria e Russia litigano sugli spazi aerei

È una guerra di spazi aerei quella che si combatte nei cieli dell'Europa dell'est. La Russia, da almeno un mese, ha intensificato l'invio di uomini, mezzi e materiali, in Siria. La decisione di Mosca ha preoccupato gli Stati Uniti che come prima reazione hanno chiesto alla Grecia di negare alla Russia il proprio spazio aereo. Atene, fa sapere l'agenzia russa Interfax, ha dato il suo consenso agli aerei della flotta russa ingorgando di fatto le richieste di Washington.

La Grecia non è il solo paese ad aprire il propri cieli alla Russia. Nella mattinata di oggi l'Iran ha annunciato che concederà il suo spazio per consentire il passaggio di velivoli cargo che trasportano aiuti umanitari in Siria. Chi ha scelto di mettersi di traverso è stata la Bulgaria, che ha negato il suo spazio aereo. Ovviamente la decisione non è andata giù a Mosca. Il viceministro degli Esteri russo, Sergej Ryabkov, ha detto che la decisione della Bulgaria non limiterà i progetti della Russia che invierà uomini, mezzi e aiuti "utilizzando altre vie".

Non nasconde la propria rabbia anche un membro della della commissione Affari esteri, Nikolaj Levichev: "Ci ricorderemo di questo atto di ostilità e forniremo risposte adeguate" che potrebbero incrinare i rapporti diplomatici tra i due paesi. Nella tarda mattinata di oggi da Sofia sono arrivate le prima precisazioni. Il ministro degli Esteri bulgaro, Daniel Mitov, ha spiegato che non c'è una totale chiusura nei confronti della Russia, ma la volontà di verificare che i convogli siano davvero umanitari: "Se i nostri colleghi russi accettano che i voli siano controllati in un aeroporto bulgaro, noi daremo loro l'autorizzazione".

Intanto il regime di Damasco ha voluto specificare che non ci sono soldati russi in territorio

siriano: "Non ci sono forze russe - ha spiegato alla tv di Stato il ministro dell'Informazione Omran al Zoubi - e non vi è alcuna azione militare russa in territorio siriano nè via terra, nè via mare nè via aerea".

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