London Breed, il primo sindaco donna di San Francisco, si unisce alla campagna presidenziale di Michael Bloomberg, a seguito del sostegno dei sindaci di Stockton e San José.
A dire il vero, non c'è nulla di sorprendente nel fatto che un miliardario abbia incassato il sostegno del sindaco di San Francisco, una città piena di ricchezza tecnologica e di numerosi business emergenti.
Ma quando il miliardario è Mike Bloomberg - e la fiducia è l'ultima in ordine cronologico di una serie di sindaci della California dei quali è stato a lungo il mentore e il sostenitore principale - qualche perplessità è lecita.
Bloomberg ha annunciato la scorsa settimana che London Nicole Breed, il primo sindaco donna di San Francisco, sarebbe stata la responsabile della sua campagna presidenziale per gli afroamericani.
"Gli elettori hanno rieletto London Breed con ampio margine perché sta affrontando le questioni più grandi e difficili - e fa progressi sostanziali sulle tematiche più delicate", ha detto l'ex sindaco di New York in una nota. "Sono onorato di avere il suo sostegno e non vedo l'ora di lavorare con lei non solo per vincere queste elezioni, ma per contribuire a rendere San Francisco e tutta la California più forti, più eque e più verdi - con alloggi più convenienti, più posti di lavoro e assistenza sanitaria per tutti", ha aggiunto a margine di una conferenza.
Breed, che in precedenza aveva sostenuto il senatore della California Kamala Harris nella corsa democratica alla nomina presidenziale, ha dichiarato su Facebook che sta sostenendo Bloomberg perché "è l'unico candidato alla presidenza con un vero piano per gli afroamericani": la Greenwood Initiative volta a favorire l'acquisto di case di proprietà per gli afroamericani e le imprese con a capo membri della stessa comunità.
Non sono mancate reazioni stizzite all'endorsement. Lateefah Simon, presidente del board della Bay Area Rapid Transit e amica di vecchia data di Breed si è dichiarata spiazzata dall'appoggio pubblico della Breed ma ha poi glissato sull'argomento aggiungendo: “Qui sta il potere dell'individuo. Non è San Francisco che appoggia il sindaco Bloomberg. È il sindaco Breed. "
Per alcuni a San Francisco, questo è un problema. "Non ho incontrato molti sostenitori di Bloomberg a San Francisco", ha detto alla stampa l'amministratore locale Matt Haney. "In effetti, non credo di averne incontrato nessuno. Non sembra riflettere la posizione degli abitanti di San Francisco. Non credo che la sua approvazione rifletta le sensazioni dei residenti ".
Un recente sondaggio della UC Berkeley ha rilevato che l'85% dei californiani ha un'opinione negativa su Bloomberg o non esprime alcuna opinione. Eppure da quando è entrato in gara alla fine di novembre, Bloomberg ha ottenuto l'approvazione dei sindaci di tre grandi città dello stato: San Francisco, Stockton e San José. Bloomberg, una delle persone più ricche degli Stati Uniti, ha investito per anni nello sviluppo di una rete politica e di supporto per i leader locali, fornendo loro accesso sia a finanziamenti che a competenze. Tutti e tre i sindaci della California che hanno recentemente annunciato il loro endorsement hanno partecipato alla Harvard City Leadership Initiative, un programma di formazione per gli amministratori delle città. Tubbs, inoltre, ha presenziato al Summit CityLab a Parigi nel 2017, un'altra conferenza sponsorizzata da Bloomberg.
"Mike ha fatto investimenti significativi a San Francisco, nelle città della California e in tutta la nazione", ha affermato Breed su Facebook. Appare abbastanza scontato che Bloomberg sia stato in grado di vincere implicitamente e di incassare la fiducia di sindaci afroamericani pionieri come Tubbs e Breed. Durante la sua prima tappa della campagna presidenziale a Stockton, in California, nel dicembre 2019, Bloomberg si è rivolto a Tubbs scusandosi nuovamente per la politica stop-and-frisk, ma non ha mai riconosciuto il motivo per cui la politica fosse dannosa e non ha mai posto l'attenzione su chi avesse danneggiato. "Non esiste un politico in vita che non abbia commesso un errore", ha ribadito la Breed sulla stop-and-frisk.
"Penso che ci sia una lunga storia di persone che parlano ai leader neri e alle comunità nere in modi transazionali", dichiara Alicia Garza, fondatrice del movimento Black Lives Matter. "Rappresenta ciò che è sbagliato nella politica in questo paese e penso che sia difficile credere che avverrà un cambiamento quando questi stessi tipi di dinamiche sono in gioco". "Detto questo", conclude la leader, "ci sono decisioni che i candidati devono prendere e stanno facendo un calcolo. Ogni politico ha il diritto di farlo. "
Garza e la sua fondazione; Black to the Future Action Fund, annuncerà il suo endorsement probabilmente entro marzo.
Smorzando, a tal proposito, i suoi pensieri su Bloomberg e sulla vituperata politica stop-and-frisk, Garza afferma che il movimento prenderà in considerazione non solo i piani futuri dei candidati, ma eserciterà un "assiduo controllo" sulle tematiche delicate e sugli atti emanati, una volta che saranno al potere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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